L’Avana, 15 ott. (TMNews) – La leader delle ‘Damas de blanco’, il movimento d’opposizione di mogli e familiari dei dissidenti cubani, Laura Pollan è morta ieri in un ospedale dell’Avana per arresto cardiaco. Lo hanno riferito gli attivisti e amici vicini alla donna di 63 anni, aggiungendo che da anni soffriva di diabete e complicazioni polmonari. “E’ appena morta. Suo marito Hector Maseda è di sopra, sta malissimo” ha confermato uno dei dissidenti raggiunto telefonicamente all’ospedale Calixto Garcia, dove Pollan era stata ricoverata d’urgenza una settimana fa per un’infezione alle vie respiratorie causata dal virus respiratorio sinciziale (Vrs).
Pollan era stata fra le fondatrici delle ‘signore in bianco’ nella primavera del 2003 (nota anche come ‘primavera nera di Cuba’), dopo un’ondata di arresti e la condanna di 75 giornalisti, sindacalisti, attivisti per i diritti umani e dissidenti per reati contro lo Stato e i principi della Rivoluzione cubana. Fra questi, c’era anche il marito che oggi ha 68 anni.
I detenuti sono poi stati liberati a partire dal 2010 fino a pochi mesi fa. Fin dalla nascita del movimento ogni domenica, dopo la celebrazione della messa nella chiesa di Santa Rita all’Avana, mogli e madri dei dissidenti, vestite di bianco (ispirandosi alle Madri di Plaza de Mayo che manifestavano per i desaparecidos argentini) sfilavano con una rosa in mano mostrando le foto dei famigliari detenuti.
Molteplici le iniziative di protesta portate avanti dal movimento negli anni, che sono valse alle ‘damas’ l’accusa di essere ‘controrivoluzionarie’ al soldo degli Stati Uniti. In ogni caso, si tratta dell’unico gruppo d’opposizione le cui manifestazioni sono state tollerate negli anni dal governo di Castro. Minuta e bionda, dalla pelle molto chiara e il carattere risoluto, professoressa di lettere al liceo, Pollan aveva trasformato la sua residenza dell’Avana nel quartier generale delle ‘damas’, ospitandovi i cosiddetti ‘tè letterari’, le riunioni in cui le donne leggono lettere dei loro congiunti, poesie e altre opere letterarie, facendosi forza a vicenda.
Nel 2006 l’organizzazione Human Rights First ha insignito le Damas del Premio per i Diritti Umani per “la loro dedizione al riconoscimento dei diritti umani a Cuba, il loro coraggio e la loro determinazione”. Nel 2005 il movimento è insignito del premio Andrei Sakharov per la Libertà di Coscienza che il Parlamento Europeo assegna ogni anno alle organizzazioni che lottano per la difesa dei diritti umani, la promozione della democrazia e della cooperazione internazionale e la difesa dello Stato di diritto. (con fonte Afp)
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