, sindaco di Centovalli, comune svizzero al confine con la provincia del Verbano Cusio Ossola, ha scritto una lettera alle autorità cantonali e ai membri della delegazione ticinese al governo centrale chiedendo il ritorno a un presidio dei piccoli valichi. Partendo dagli accordi di Schengen del 2003 afferma: «La dogana di Camedo è stata smantellata diventando una frontiera di libero accesso, un confine di Stato virtuale e fragile non più sufficiente a bloccare la crescente criminalità e la delinquenza importata dall’estero che può essere controllata unicamente mediante il passaggio obbligato rappresentato dalla dogana tradizionale».
L’appello fa seguito ai recenti furti avvenuti nella zona da lui amministrata che hanno portato anche alla morte di due giovani. Sempre secondo l’amministrazione di Centovalli questo episodio ha contribuito a creare nella popolazione un clima di incertezza verso chi ha il dovere di proteggere i cittadini garantendo loro una qualità della vita dignitosa e serena. Ma non solo bande di rapinatori armati potrebbero essere controllati e bloccati grazie a questa proposta di “chiusura” ma anche i traffici illeciti che le organizzazioni criminali intratterrebbero tra nord Italia e Svizzera. Armi, stupefacenti e tratta dei clandestini potrebbero essere più facilmente arginati se sottoposti a controlli costanti. Alla richiesta del confine elvetico si sono aggiunte anche proposte simili da parte dei comuni confinati con la Lombardia, nel Mendrisiotto e ne luganese alcuni primi cittadini sembrano sostenere la proposta.
Intanto gli esponenti della Lega dei Ticinesi per l’8 novembre hanno annunciato un presidio in difesa del valico di Pedrinate vicino a Mendrisio. «L’obiettivo è di sorvegliare le frontiere incustodite nelle ore notturne – afferma sulla stampa svizzera , esponente della Lega Ticinese- I valichi devono essere di nuovo presidiati dalle guardie di confine di giorno e chiusi di notte, da subito. Non vogliamo creare disagi ma desideriamo marcare la presenza in segno di solidarietà per le persone che vivono momenti di paura a causa delle rapine sulla fascia di confine –termina- Cercheremo di coinvolgere anche il gruppo di cittadini autore della raccolta di firme; Se al valico vedremo passare qualcuno che non ci piace, interverremo».