Prosegue l’incertezza per il futuro del Varese Calcio e in questa direzione si attendono buone nuove dal fronte Piccolo-Basile, avvocato e proprietario, che stanno conducendo le trattative per la cessione della società a nuovi investitori. La squadra si sta allenando per ospitare domani il Seregno a Masnago (ore 14.30, squalificati Palazzolo e Monacizzo), e questa mattina svolgerà allo stadio la rifinitura (ore 10.30).
Insieme al presidente del Settore Giovanile Marco Caccianiga abbiamo provato a capire come l’universo giovanile del Varese stia vivendo questa delicata fase di transizione e di incertezza.
Direi che la nostra difficoltà pratica principale è data dal fatto che il responsabile Cosimo Bufano ha dovuto mollare di colpo negli scorsi mesi per problemi personali. Io sono in contatto costante con il proprietario Paolo Basile, che mi sta rassicurando e che sta ultimando tutte le varie procedure. Abbiamo avuto una riunione con le varie annate confermando a tutti che andiamo avanti. L’unica differenza è che non abbiamo più a disposizione il campo di Morazzone per un problema di affitto, ma io sono arrivato proprio a ridosso di questo problema. Sia chiaro che noi andiamo avanti a fare quello che abbiamo sempre fatto, ci siamo, non ci fermiamo.
In primo luogo il Settore Giovanile ha bisogno di chiarezza da parte della società, ma oltre a questo c’è quel solito sogno che io ho da sempre. Parlo del campo sintetico a undici all’Antistadio, che ci risolverebbe il 95% dei problemi. Sappiamo tutti che il settore giovanile ha bisogno di strutture: da circa un mese siamo in contatto con l’amministrazione comunale per provare a ipotizzare una convenzione lunga che ci dia poi la possibilità di accedere al credito sportivo per realizzare questo sintetico. Il Comune vuole giustamente certezze e credibilità: la faccia ce l’abbiamo messa io, Scodellaro e tutta la truppa del Settore Giovanile. Si è aperto un dialogo ed è positivo il fatto che stiamo cominciando a mettere le basi. Mi auguro che chiunque arrivi abbia a cuore l’idea di rendere ancora più efficiente e corposo il Settore Giovanile.
Come detto, spero che chiunque arrivi, se rimarremo noi o no, faccia una bella conferenza stampa in cui dica: “il Varese punta realmente sui suoi giovani, piantiamola con i voli pindarici, manteniamo la categoria e quando saremo pronti, se saremo pronti, potremo anche provare a fare il salto”. Basta con personaggi che promettono milioni di euro, che dichiarano che queste sono categorie di passaggio verso chissà quale futuro. Il Varese deve stare tranquillo e costruirsi una credibilità: credo ci siano molti imprenditori che sono alla finestra e che seguono l’evolversi delle cose. Dimostrare loro che l’aria è cambiata permetterebbe di avvicinarli. Quando lavori per il futuro dei ragazzi molti sono disposti ad aiutarti. Se invece lavori solo per la prima squadra e fai la Serie D spendendo soldi per presunti fenomeni, non va bene.
Sì, ed è per questo che facciamo le riunioni: i genitori leggono e rimangono sconcertati. Noi diamo ai genitori le rassicurazioni che a nostra volta riceviamo da Basile. Il Varese avrà strutture fatiscenti ma va avanti. C’è un progetto per una struttura come si deve, se voi genitori ci credete e volete darci fiducia noi siamo più che felici. Se avete paura e temete potete cambiare. Però a loro dico sempre: attenzione, ricordatevi che sul campo e in partita non ci siete voi ma i vostri figli, qualunque decisione prendiate chiedete a loro se sono contenti e se si divertono nel gruppo. Perché è questa la cosa principale.