BUSTO ARSIZIO – Percorso liceale avviato verso la conclusione per Willy Gnonto che, come tutti gli studenti delle scuole superiori, sta attendendo con trepidazione l’esito del proprio esame di maturità, la cui pubblicazione è prevista nei prossimi giorni. Nella tarda mattinata di ieri, giovedì 7 luglio 2022, il giovane calciatore residente a Baveno, divenuto da un mese la stella emergente del panorama calcistico nazionale, ha dunque sostenuto anche la prova orale. Come sta avvenendo per gli oltre duecento compagni iscritti al quinto anno degli Istituti scolastici Olga Fiorini &
Marco Pantani di via Varzi a Busto Arsizio, anche per lui è arrivato il momento di essere sottoposto a una serie di domande multidisciplinari. Nel suo caso, si è spaziato dall’Infinito di Leopardi alla figura di Oscar Wilde (raccontata rigorosamente in lingua inglese), dalla fisica alla matematica, passando attraverso le scienze motorie, talvolta legando le domande all’ambito sportivo, come nel caso di un ampio approfondimento sul tema del doping, nonché con l’illustrazione di una piccola tesina in cui ha raccontato la propria esperienza personale.
Gnonto ha affrontato l’esame di diploma al Liceo scientifico sportivo “Marco Pantani”, che aveva frequentato in presenza quando ancora militava nel settore giovanile dell’Inter e in cui ha mantenuto comunque l’iscrizione – sostenendo la propria preparazione a distanza, con il supporto della tutor di ACOF, Lisa Maltagliati – dopo aver scelto di trasferirsi in Svizzera, per vestire la maglia dello Zurigo.
Il diciottenne Gnonto, al termine dell’ultima prova, non ha nascosto la propria emozione: «Mi sembra di essere andato benino e aspetto con un po’ di agitazione il verdetto della commissione. Presentarmi all’esame di diploma superiore nonostante tutto quello che è successo nelle ultime settimane, era per me un punto d’orgoglio. Ci teneva tanto mamma, quindi mi sono preparato a fondo, anche a costo di rinunciare alle vacanze. La scorsa settimana ho avuto la tentazione di staccare qualche giorno e andare in ferie, ma poi mi sono detto che era mio dovere studiare per essere pronto all’esame. Non mi pento della mia scelta e ora mi presenterò ancor più motivato agli allenamenti con lo Zurigo, visto che tra una decina di giorni ci sarà il debutto ai preliminari di Champions League. Se avrò meritato il diploma, a quel punto vedrò se ci sarà la possibilità di iscrivermi a qualche percorso universitario».
Intanto i riflettori si sono di nuovo accesi sulla speciale realtà educativa diretta da Mauro e Cinzia Ghisellini. In particolare, l’attenzione si è concentrata proprio sul percorso di studi dedicato agli sportivi, ideato ormai diciotto anni fa (fu la prima realtà d’Italia a sperimentarlo) e pensato per aiutare a conciliare i tempi degli allenamenti e delle partite con quelli della formazione. Un’opportunità utile a ragazzi come Gnonto, legati a una serie di impegni agonistici rilevanti che richiedono un’attenta gestione delle diverse attività.
Il ragazzo si è presentato alla prova di maturità in un momento di grande popolarità, subito dopo aver debuttato in maglia azzurra su chiamata di mister Roberto Mancini e aver realizzato contro la Germania il suo primo gol, risultando oltretutto il più giovane atleta della Nazionale ad essere andato in rete. Insomma, un clima ben diverso da quello che incontrarono nel 2019 alcuni suoi predecessori al Liceo “Pantani”, come Nicolò Martinenghi (doppia medaglia d’oro ai recenti Mondiali di nuoto a Budapest) e Matteo Gabbia (fresco campione d’Italia con il Milan), i quali si diplomarono quando ancora non erano noti al grande pubblico. Fino a maggio, sarebbe stato lo stesso anche per Gnonto, ma è stata la convocazione in Nations League a cambiare decisamente le cose. Trasformandolo nella grande speranza di rilancio del calcio italiano.
«Ragazzi come Willy sanno bene che, per essere promossi ed ottenere un buon voto, non esiste alcuna alternativa allo studio», spiega Mauro Ghisellini, direttore di ACOF e del Liceo “Pantani”. «Nella nostra scuola non si fanno favoritismi. Però esiste massima attenzione alle esigenze dei ragazzi, nel suo caso per conciliare calcio e studio in maniera ottimale e corretta. Tuttavia, sul banco delle prove scritte e davanti alla commissione di maturità sei solo e devi giocare al meglio la tua partita a seconda di quanto ti sei preparato».