Ci siamo: dal 30 giugno scatteranno le multe per commercianti, esercenti, liberi professionisti (avvocati, artigiani, commercialisti, medici, idraulici ecc…) che si rifiuteranno di accettare pagamenti elettronici anche per piccoli importi come, ad esempio, per un caffè.
L’obbligo è già in vigore dal 2014 ma le sanzioni sono sempre state rimandate. Dal 30 giugno, però, si fa sul serio in base a quanto stabilito dall’articolo 13 del decreto legge 18 ottobre 2012, n.179 e successivamente modificato dall’articolo 23 del Decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2020, che recita:
“i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche
professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di pagamento, relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito”.
Non sarà previsto nessun importo minimo quindi se, ad esempio, un commerciante si rifiutasse di accettare un pagamento elettronico (con bancomat, carta di credito o altri strumenti) per una bibita da 5 euro la multa sarà di 30 euro (importo fisso) + il 4% del valore della vendita rifiutata.
Per incentivare gli esercenti a regolarizzarsi coi pagamenti tramite Pos il Governo ha previsto una serie di bonus fiscali che vanno dal credito d’imposta sulle commissioni relative ai pagamenti con Pos fino alle agevolazioni per l’acquisto dell’apparecchiatura.