Dal cabaret all’evasione fiscale

Nei guai il Caffè Teatro di Samarate per non aver presentato la dichiarazione dei redditi degli ultimi anni

La società che gestisce lo storico Caffè Teatro di Samarate è denunciata di aver omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi degli ultimi anni, si stima che gli elementi positivi di reddito non dichiarati siano pari a circa un milione e mezzo di euro.

Considerato il tempio della comincità, il Caffè Teatro di Samarate ha ospitato dalla sua apertura nel 1985 personaggi come Aldo, Giovanni e Giacomo, Ale e Franz, Flavio Oreglio e Leonardo Manera, Claudio Bisio e Luciana Littizzetto, Antonio Albanese e Gene Gnocchi. Ritrovo di appassionati di musica jazz e di letteratura che nel tempo hanno avuto modo di ammirare le performance di Tullio de Piscopo e Massimo Morriconi o di incontrare Andrea de Carlo, Camilla Cederna e Giampaolo Pansa, solo per nominarne alcuni tra i più noti.

L’ultima dichiarazione dei redditi presentata dalla società risale al 2010, nonostante fosse ancora attiva ed operativa: conferma arrivata anche dall’analisi del sito internet e del profilo Facebook. L’intervento delle fiamme gialle si è svolto in orario serale, durante l’esibizione di alcuni artisti: nessuno dei clienti era in possesso di biglietto o documentazione fiscale relativa relativa all’ingresso; presenti anche tre lavoratori in nero.

Grazie ad un’ accurata attività di polizia tributaria, i finanzieri della Compagnia di Busto Arsizio hanno ricostruito – seppur in presenza di scarsa documentazione – l’ammontare del reale volume d’affari e della connessa evasione perpetrata dalla società, constatando elementi positivi di reddito non dichiarati pari a circa 1.500.000 euro. Tra imposta sui redditi, I.V.A. e I.R.A.P., la società ora dovrà versare all’Erario oltre 250.000 euro.