«Perfetto connubio tra green, qualità della vita e business». Varese incanta, di nuovo, la Cina. Ieri ancora una delegazione, la settima da quando attraverso Expo è nato un feeling tra la Città Giardino e , fondatore del colosso immobiliare Vanke, nonché presidente della Camera di Commercio di Shenzen e della Federazione di canottaggio asiatica, che sembra non conoscere crisi.
Gli ospiti, accompagnati da , presidente dell’associazione Lombardia-Cina, e dal consigliere regionale (Lega Nord) hanno ammirato la meraviglia dei Giardini Estensi.
Arrivati in bus, si tratta di 25 persone tutti professionisti di spessore nel campo immobiliare e dell’architettura, gli ospiti hanno varcato l’ingresso di Palazzo Estense bloccandosi all’improvviso davanti «a uno show», dice un componente della delegazione, che si spalanca all’improvviso tra verde e giochi d’acqua.
La meraviglia è tangibile quando 30 telefonini e una decina di macchine fotografiche iniziano a scattare all’impazzata. È Ferrari a farsi “portavoce” delle impressioni degli ospiti che hanno più volte sottolineato come il territorio di Varese «con i suoi laghi, il suo “green” ma anche il suo Liberty attraverso il quale trovare ispirazione per un design contemporaneo ma sofisticato». «It’s wonderful» è il commento unanime.
Gli ospiti ieri hanno spiegato che le aziende che rappresentano contano complessivamente un “pacchetto” di 10 mila dipendenti. Ai quali aggiungere familiari, conoscenti, clienti. Ai quali riportare «un immagine bellissima del vostro territorio».
Un’occasione unica sul fronte del rilancio o dell’ampliamento del settore turistico di Varese e provincia. «È questa una delle opportunità che questo interscambio tra Varese e Cina rappresenta» spiega Ferrari, mentre gli ospiti aggiungono note estremamente positivo sulla qualità della vita e, luogo comune ma l’apprezzamento è sincero, sull’ottimo cibo.
Un’opportunità per il turismo, ma anche per l’impresa. Oggi, così spiegavano i componenti della delegazione, l’imprenditore cinese ha cambiato mentalità. Non cerca di comprare ad oltranza, cerca “partnership” con realtà già presenti sul territorio. Investimenti sul fronte delle eccellenze che continuerebbero a mantenere manodopera e “testa” italiana. In questo caso varesina. «Continuiamo a tornare qui – spiegano i delegati – per tutte queste qualità racchiuse in un unico territorio».
Giudicati ottimi dagli ospiti anche i collegamenti, da Malpensa ai trasporti su rotaia in direzione Milano, e i servizi. E un appeal molto concreto sarebbe rappresentato anche dalla vicinanza con il confine svizzero. Di affari ieri i delegati non hanno ovviamente parlato, l’occasione era quella di poter ammirare «the beauty» della nostra provincia. Non una gita, naturalmente, ma un modo per valutare tenendo conto di diversi fattori.
Molto apprezzata anche l’ingegnosità che da sempre contraddistingue l’imprenditoria di Varese e provincia. L’immagine finale della gita è quella che vede ciascun delegato chiedere uno scatto insieme a Ferrari e Monti sullo splendido sfondo dei giardini.
Al termine della visita c’è un sincero “grazie” pronunciato in buon italiano e una promessa: «Sarete sempre i benvenuti in Cina dopo l’accoglienza che abbiamo ricevuto qui».