Collegamenti ferroviari e non solo: l’asse di collaborazione tra Varese e il Canton Ticino è sempre più strategico. Dalla qualità delle acque del Ceresio alla messa in rete delle piste ciclabili, tutti i progetti in campo per rendere sempre meno rilevante la presenza del confine di Stato.
«Lavorare insieme per progetti condivisi e mirati è importante – fa notare il vicepresidente della Provincia di Varese – in un’ottica di “smart specialization”, dobbiamo collegarci per portare avanti progetti più efficaci. E in un territorio come il nostro che ha la necessità di essere valorizzato sempre di più, è fondamentale la cooperazione con gli amici e cugini svizzeri». Interreg in questi anni è stato un esempio positivo di «sinergia che ha prodotto risultati» e che continua, visto che la stessa Provincia con l’ultimo bando è «capofila di cinque progetti e partner di altri tre».
Si va dall’ambiente all’acqua («con i sindaci del Ceresio abbiamo finanziato un progetto presto a bando per migliorare la qualità delle acque del Ceresio») alla navigazione del lago di Lugano, fino alla mobilità integrata e sostenibile, con «100 chilometri di piste ciclabili del Varesotto che vanno messe in rete e collegate con la Svizzera, via Mendrisio, anche per risolvere i problemi di traffico dei frontalieri, con il relativo inquinamento e code».
Non è tutto oro quello che luccica, infatti il presidente della Camera di Commercio di Varese ci tiene ad evidenziare una criticità ancora irrisolta, quella che riguarda la «Lia, una legge un po’ becera», quella sulle imprese artigiane che operano oltre confine che rappresenta una «limitazione da ammorbidire», anche nel nome dell’intensificazione dei rapporti transfrontalieri legati ai nuovi collegamenti. «Il turismo – aggiunge Albertini – è un’altra leva su cui il nostro territorio punta, con il progetto Luce tra Lugano e il Ceresio, per l’interscambio turistico e la valorizzazione dei luoghi, così come l’attenzione sulla qualità dell’acqua dei nostri laghi è un altro dei progetti comuni».
In sala ci sono diversi sindaci del territorio. «Il futuro della progettazione territoriale – spiega il sindaco di Malnate e segretario provinciale del Pd – passa proprio dalla collaborazione fra le comunità in un contesto che sia necessariamente europeo. Nel Varesotto, peraltro, è fondamentale attivare nuove esperienze di cooperazione transfrontaliera con la Svizzera, evidenziando progetti moderni e innovativi. È da queste politiche che dipende lo sviluppo dei nostri territori». Il sindaco di Laveno non rinuncia a chiedere rassicurazioni sul fatto di «portare i turisti sul lago con i treni», mentre Magrini ricorda l’«impegno forte» dei sindaci «che merita continuità» per l’eliminazione dei passaggi a livello e le garanzie sulla sicurezza e sul rumore nell’ambito delle opere di adeguamento del corridoio di Luino.