VARESINA | 2 |
INVERUNO | 1 |
nel st Bigoni (V) al 4’, Repossi (I) al 30’, Urso (V) al 36’.
Provenzano, Tino, Barni (Lombardo dal 35’ st), Allodi (Urso dal 35’ st), Miale, Albizzati, Caon, Lodi, Zamparo, Bigoni (Di Caro dal 44’ st), Oldrini. Sperduti, Pellegrini, Groppo, Pozzobon, Caldirola, Moretti. Spilli.
Cavalli, Genga, Leotta (Repossi dal 28’ st), Morao, Botturi, Ciapellano, Truzzi (Chessa dal 1’ st), Lazzaro, Gaeta, Broggini (Marioli dal 33’ st), Bernasconi. Rogora, Spadaccino, Sylla, Moriggi, Pesce, De Santis. Pacciarotti.
Loffredo della sezione di Torino.
Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Morao e Lazzaro (I) Barni (V). Urso (V) al 43’ st per doppia ammonizione. 200.
La Varesina coglie la prima vittoria del 2016, battendo per 2-1 l’Inveruno, ma la scena se la prende un uomo solo stavolta: a decidere la sfida è Alessandro Urso, classe 1995 ex Solbiatese, che questa stagione aveva rischiato davvero di non giocarla.
Il 26 luglio scorso, giorno precedente all’inizio del ritiro estivo, Alessandro era rimasto coinvolto in un brutto incidente stradale che gli è costato l’asportazione della milza ed un lungo stop. Il suo momento ieri è arrivato a dieci minuti dal fischio finale, l’Inveruno aveva pareggiato i conti da cinque minuti.
Spilli sceglie lui e non Axel Caldirola, a sorpresa. E al primo pallone toccato, Urso disegna un capolavoro: dribbling sul lato corto dell’area, destro fulminante che bacia la traversa e si insacca sul secondo palo.
È la chiusura di un cerchio, una favola, Alessandro impazzisce di gioia, va a esultare dai tifosi, si aggrappa sulle reti, non riesce a contenere l’entusiasmo. Dopo quello che ha passato, è il minimo. Una rinascita per Alessandro, un’araba fenice con la maglia delle Fenici, non è una coincidenza.
L’arbitro lo ammonisce per eccessiva esultanza e, pochi minuti dopo, gli sventola anche la seconda ammonizione per un fallo discutibile. L’espulsione però non cambia una virgola, quella di ieri è stata la domenica di Alessandro, che ha regalato alla Varesina la gioia più importante di questa stagione.
Sì perché la vittoria con l’Inveruno permette alle Fenici di respirare e di allontanarsi dalla zona calda della classifica. Finisce 2-1, grazie al gol di Urso, come detto, ma anche alla rete di Bigoni che apre le marcature ad inizio ripresa (49’): due gol in due partite per il nuovo acquisto. Bravissima la Varesina a reagire al rientro dell’Inveruno, che vive cinque minuti di furore trovando il pareggio (75’) con l’eurogol del solito Repossi, che con un destro da grande distanza infila un Provenzano non esente da colpe. Lo stesso Repossi, pochi minuti dopo il gol dell’1-1, coglie un palo clamoroso dal limite dell’area a portiere battuto (79’). Il legno colpito dagli ospiti rinvigorisce però la Varesina, con Spilli che azzecca il cambio scegliendo Urso e non Caldirola.
Alessandro entra e si inventa un gol da cineteca, proiettando così la Varesina al tredicesimo posto, mantenendo un buon vantaggio sulla zona retrocessione (+10 sul Mapellobonate, penultimo) e uno discreto sui playout (+4 sulla Folgore Caratese, quindicesima). Nei minuti finali, l’arbitro Loffredo di Torino si concede una divagazione sul tema mandando anticipatamente sotto la doccia lo stesso Urso, colpevole di aver commesso quella che a tutti è parso un normalissimo fallo di gioco.
Dopo il giallo per eccessive proteste, per il match-winner la partita finisce quindi dopo appena otto minuti, abbastanza però per risultare decisivo e per entrare nella storia di questa stagione dalla porta principale. Domenica altra partita ad alta tensione a Bergamo contro la Virtus, per avvicinarsi sempre di più alla redenzione.