BUSTO ARSIZIO – Ci sono voluti due gradi di giudizio per arrivare alla condanna di una colf sessantenne, accusata di truffa ai danni della famiglia di un’anziana. La donna avrebbe chiesto soldi, circa 20 mila euro, con la scusa di dover corrompere i vertici di una Rsa e far entrare in questo modo sua madre in struttura.
E la famiglia gli aveva creduto, solo che con il trascorrere del tempo la situazione non è cambiata affatto. Anzi a un certo punto la povera anziana è deceduta, dopo un ricovero in una Rsa fatto regolarmente, però, senza forzatura, corruzioni né raccomandazioni.
A quel punto la figlia, assistita dall’avvocato Paola Ziglio, ha sporto denuncia. Il processo in primo grado si concluse con l’assoluzione, a Busto Arsizio. E solo adesso a Milano si è giunti alla condanna dell’anziana, una colf italiana della zona che avrebbe anche dei precedenti, a 2 anni 3 mesi di reclusione. La sentenza è stata emessa dalla Corte presieduta da Manuela Cannavale.