Il ghiaccio è stato rotto. Un bel 3-0 su Bolzano per mettere da parte i primi punti e ripartire di slancio. Vincente e convincente l’Unendo Yamamay, nella sua prima uscita casalinga in campionato. E ora avanti così.
«Contro Bolzano abbiamo fatto quello che sappiamo fare: rispetto a Scandicci, la differenza è stata riuscire a mantenere per molto più tempo un livello di gioco alto». A parlare è Alice Degradi, la “veterana” tra le farfalle: veterana 19enne, perché insieme a Giulia Pisani è l’unico trait d’union (in campo) tra la Uyba dell’anno scorso e quella 2.0 di oggi.
Torniamo al 3-0 sul Südtirol: «La prestazione di domenica rispecchia l’entusiasmo che abbiamo avuto negli ultimi allenamenti, ma sia chiaro – avverte Degradi – non è andato tutto alla perfezione, ci sono ancora diverse cose su cui dobbiamo lavorare».
La ricezione, ma anche altro: «Tutti si focalizzano sulla ricezione, perché negli ultimi anni Busto ha avuto i due migliori ricettori d’Europa, Marcon e Leonardi. Ma quella Uyba basava il proprio gioco soprattutto su quel fondamentale. Quella di oggi no, è una squadra diversa, con altre caratteristiche. Quindi certo, dobbiamo migliorare anche lì, ma quando non riusciremo a ricevere bene vorrà dire che ci “aggiusteremo” tirando la palla un po’ più alta. In questo momento la nostra prima preoccupazione deve essere quella di mantenere costantemente alto il nostro livello di gioco, senza incappare in un filotto di errori com’è capitato a Scandicci, o nel trofeo Forte».
Squadra giovane, intrigante, con un potenziale tutto da esprimere: dove può arrivare? «Ne parlavamo anche tra noi l’altro giorno – confessa Degradi – Siamo arrivate alla conclusione che oggi non ha senso porsi un obiettivo definito, perché tra un mese quell’obiettivo potrebbe essere completamente diverso. Questa è una squadra che cresce giorno dopo giorno in palestra, con la voglia di arrivare a essere competitivi con tutti. Sappiamo che in questo momento ci sono squadre più
rodate, ma stiamo lavorando per ridurre quel gap fino ad annullarlo».
Nonostante la giovane età, Degradi ha già svolto un ruolo prezioso anche fuori dal campo, quello di introdurre le ultime arrivate nell’universo Uyba: «L’ho fatto all’inizio, quando era normale che io e la Piso (Pisani, ndr) aiutassimo le nuove ad ambientarsi. Il loro inserimento si è già completato al meglio, e questo può diventare un altro punto di forza: ci siamo trovate subito come gruppo».
Azzardiamo: più dell’anno scorso? «Non è questione di dire se sia meglio o peggio: è semplicemente un’altra cosa. Come dire se preferisci la piadina o la pizza: sono cose diverse, ma entrambe buone».
Intanto al PalaYamamay già brilla la stella di Karsta Lowe: «Ottima giocatrice, bisogna vederla in un campionato lungo e difficile come il nostro. Certo che se gioca sempre come domenica…».
Domenica si va a Modena: «Noi veniamo da una partita che ci ha dato consapevolezza, loro dal 3-0 incassato a Montichiari: saremo entrambe molto motivate». Dall’altra parte c’è Diouf: «Con lei c’è un bel rapporto, ma ora è un’avversaria: la saluto, poi voglio batterla. Adesso gioco con Karsta, che è fortissima».