Nel precampionato è stata la farfalla più brillante, ha dato un contributo fondamentale alla vittoria su Conegliano, mercoledì ha esordito senza paura da titolare in Champions League.
Alice Degradi, classe 1996, è stata fin qui la più bella sorpresa dell’Unendo Yamamay. Talento più grinta più personalità: un cocktail che fa di Alice ben più che una semplice promessa. «Quest’anno ho già giocato più di quanto avrei immaginato di fare nell’intera stagione – sorride la giovane schiacciatrice pavese – Non posso che essere contenta».
Spazi conquistati a suon di prestazioni convincenti, fin dal precampionato: «Anche perché in estate non c’era Diouf, e Perry stava recuperando dall’infortunio», minimizza lei, tanto umile ai microfoni quanto determinata e grintosa sul taraflex.
Nell’esordio in Champions contro le finlandesi del Salo, Alice ha sfoggiato ancora una volta sicurezza e personalità. Solo in ricezione ha sofferto più del previsto, ma lo stesso problema è capitato anche a una regina del fondamentale come Cisky Marcon: «Un po’
ce lo aspettavamo, avevamo visto nei video che loro sono brave al servizio – spiega – e indubbiamente il cambio di pallone (dal Molten del campionato al Mikasa della Champions, ndr) ha fatto la sua parte. Ma nel corso della gara abbiamo preso le misure, e le cose sono andate sempre meglio».
Una vittoria rotonda che mantiene alto il morale dopo il pesante successo al tie break contro Conegliano: «Al PalaVerde abbiamo dimostrato di avere carattere, rimanendo sempre in partita anche nei momenti più difficili. Ma attenzione – avverte Degradi – sarebbe sbagliato trarre giudizi definitivi da quella partita: tra due mesi entrambe le squadre saranno molto diverse, più rodate e coese».
Domani al PalaYamamay arriva l’Igor Novara, uscita notevolmente rinnovata dall’ultimo mercato: «Novara è una formazione di primissima fascia, potenzialmente da titolo – conferma Degradi – Se riusciremo entrambe a esprimere una buona pallavolo ne verrà fuori una partita molto equilibrata, senza un vero padrone. Dipenderà molto da chi, tra le due squadre, dimostrerà di essere in questo momento la più amalgamata».
Alice è come sempre pronta a dare il proprio contribuito, dall’inizio o (più probabilmente) in corso d’opera: «In questo ambiente si lavora bene. Marcon e Leonardi le conoscevo già, ma sono stata accolta benissimo anche dalle altre: ci si aiuta tutte a vicenda».
E Parisi? «Mi piace perché in allenamento non puoi mai abbassare l’attenzione, altrimenti si arrabbia tantissimo – sorride – Con lui devi sempre allenarti bene, e io sono contenta che pretenda tanto: solo così si può migliorare».
Anche il pubblico biancorosso aiuta: «Eccome. Entrare in campo al PalaYamamay è sempre entusiasmante, perché senti il supporto di tutti i tifosi, nessuno escluso».