Dall’Italia all’Australia e ritorno, pronto però a ripartire subito. Alex Del Piero non si vuole fermare, perché la sua carriera da calciatore non è ancora finita. «In questo momento sono un giocatore libero – ha spiegato Del Piero, che ha lasciato il Sydney dopo due anni -, ma la mia ambizione è quella di continuare a giocare. In Italia? Due anni fa ho fatto una scelta precisa, e la confermo: la mia parentesi in Italia è finita con la Juventus, non ci saranno altre squadre».
Qui no, ma all’estero sì. Perchè Del Piero è pronto a iniziare una nuova avventura, e radio mercato lo vede sempre più vicino agli Stati Uniti: «Non è un segreto che Los Angeles mi piaccia – ha confermato il numero 10 – e gli Stati Uniti sarebbero uno scenario interessante, così come il Giappone (qualche offerta è arrivata anche da lì, ndr). Di certo non sarà una scelta legata solo al fatto di giocare a pallone, ma con qualcosa di contorno in un progetto a 360 gradi».
Il ricordo del calcio italiano resta sempre forte, e non potrebbe essere altrimenti dopo 705 presenze e 290 gol con la maglia della Juventus («La rete più bella? A livello tecnico quella contro la Fiorentina, un gol inusuale che non ho mai più rifatto. E poi fu lo spartiacque per quella stagione, perché stavamo perdendo 2-0 e vincemmo 3-2, e a fine anno conquistammo lo scudetto mettendo fine a una maledizione che durava da nove anni»).
E proprio la Juve resta in cima ai suoi pensieri, nonostante un addio che a molti tifosi fa ancora male: «E’ stato un campionato particolare – dice Del Piero – sia Juve che Roma hanno fatto un campionato straordinario, ma i complimenti ai miei ex compagni sono d’obbligo perché rivincere non è mai facile, hanno fatto qualcosa di molto importante».
Una squadra che però potrebbe a breve perdere il suo condottiero, Antonio Conte, in attesa del colloquio chiarificatore con la proprietà: «Sono rimasto sorpreso da questa situazione – ha spiegato Del Piero – spero che si risolva tutto come l’anno scorso e che trovino una soluzione, perché quella tra Conte e la Juventus è una formula che si è rivelata vincente. Non conosco le motivazioni di Conte, così come non so che risposta darà o ha già dato la società».
Nel frattempo l’Italia si prepara per i Mondiali, un appuntamento che lo ha visto tra i protagonisti nella storica cavalcata di Germania 2006. La speranza, da tifoso, è naturalmente quella di poter rivivere simili emozioni: «Si parte da un girone di qualificazione fantastico, e questo è un buon auspicio. Per scaramanzia mi limito a un grosso in bocca al lupo. E’ un torneo che dura un mese, in cui devi avere un rendimento del 100% sotto l’aspetto fisico e mentale, e in più devi avere un pizzico di fortuna. Ci sono tanti elementi da condensare e per questo è così bello e affascinante. L’Italia ha grandissime qualità, così come le altre favorite, in particolare il Brasile, che avrà su di sè l’attenzione di tutto il mondo, visto che giocheranno in casa, nel paese del calcio».
Per due grandi che hanno appena lasciato il calcio come Zanetti e Giggs («Giocatori e campioni che vanno oltre i colori della maglia»), Del Piero è pronto alla sua prossima sfida. Los Angeles, Montreal e Toronto sono pronte ad accoglierlo. Lui è pronto a continuare a regalare magie e a segnare altri gol.
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