Delitto di Alessandro MacchiUn altro punto a favore di Luca

VENEGONO INFERIORE Un altro punto a favore di Luca Macchi: anche il tribunale di Varese, sezione civile, dopo quello del Riesame di Genova, dà ragione al figlio di Alessandro Macchi, l’imprenditore 46enne ucciso a colpi di pistola dall’ex compagna Joanna Malgorzata Lohinger. A Varese il ventenne studente della Bocconi aveva avanzato una istanza per chiedere l’annullamento di due delibere della Equinox Holding Srl, a adottate il 19 dicembre e il 17 febbraio, in virtù delle quali era stato in pratica estromesso dalla finanziaria di famiglia, che controlla un patrimonio di 40 milioni di euro, oltre a sei milioni e mezzo di utili non distribuiti.

Ebbene, ieri il giudice Nicola Cosentino ha sospeso in via cautelare le due delibere, accogliendo quindi la richiesta dei difensori di Luca Macchi, gli avvocati Carlo Saronni e Luca Zamperetti. «I comportamenti tenuti dagli altri soci (i parenti del giovane Luca: i nonni Luigi Macchi e Angela Vanerio, e gli zii Fausto e Giuseppina Macchi, ndr) – scrive il giudice – rivelano una complessiva strategia finalizzata alla sostanziale compressione della partecipazione sociale di Luca e alla sua emarginazione dalla compagine sociale, avvenuta in suo pregiudizio e con la lesione illecita dei rilevantissimi interessi economici connessi alla titolarità della partecipazione sociale suddetta».

Franco Tonghini

f.tonghini

© riproduzione riservata