Delitto di Cocquio Caccia al complice

BRENTA I riflettori mediatici si sono accesi anche su di lui. Eppure nel sanguinoso omicidio di Carla Molinari non sembra entrarci proprio nulla. Le sue uniche “colpe”, quella di conoscere Giuseppe Piccolomo e quella di aver lasciato l’Italia qualche giorno fa per tornare in Marocco, probabilmente per una breve vacanza con la famiglia. Mbarek, detto Bruno, è il titolare della macelleria islamica di piazza Diaz, a Brenta. Tra i suoi clienti ha avuto anche Piccolomo. «È

venuto qua diverse volte nei mesi scorsi – conferma, riferendosi al presunto assassino, chi frequenta abitualmente il minimarket – ce lo ricordiamo sempre insieme alla moglie marocchina». Ora anche il macellaio di origini magrebine è partito. Una fuga? Non pare proprio. Il suo viaggio nel Paese natale, annunciato da diversi mesi alla clientela, è avvenuto una quindicina di giorni fa: per questo sembra essere assolutamente slegato tanto dall’omicidio, quanto dall’arresto di Piccolomo.
I sospetti li aveva fatti nascere un’informativa dei carabinieri alla procura. Allo stato attuale delle indagini, però, il coinvolgimento dell’uomo viene definito dallo stesso pubblico ministero Luca Petrucci «un’assurdità». Di certo c’è un foglio a quadretti appeso sulla serranda del negozio “Macelleria Halal” in piazza Diaz con una scritta «Chiuso per motivi familiare fino a 10-12-2009». «Si tratta di un viaggio annunciato da tempo – chiariscono dal bar di fronte al negozio – Tutti noi lo sappiamo da almeno un paio di mesi. Mbarek è partito da due settimane e fino ad un paio di giorni fa il negozio era aperto. Ci pensava il fratello».

e.romano

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