– «Una denuncia gravissima che rivela una città nella città nascosta da mura di carta. È una Varese dell’Est con modalità di gestione che, se confermate, sono un insulto allo scopo sociale di promuovere il diritto alla casa. La Nuova Urbanistica chiarisca al più presto la sua posizione davanti a tutta la città». , segretario cittadino della Lega Nord interviene sulla bufera che ha travolto la storica cooperativa.
A lui, uomo di punta del partito che governa la città, si sono rivolti i due portavoce dei soci in rivolta che accusano la cooperativa di aver congelato i loro soldi, somme che spaziano tra i 60mila e i cinquemila euro affidati alla cooperativa da un migliaio di soci. Parliamo di centinaia di migliaia di euro.
«Quella raccolta sabato nella nostra sede è una denuncia gravissima – ribadisce Pinti – Non solo per il profilo, pur drammatico, delle vicende personali che verranno giudicate dalla magistratura, quanto soprattutto perché il ritratto della cooperativa Nuova Urbanistica che ne esce fa pensare a una sorta di città nella città: una Varese dell’Est, tenuta al riparo da occhi indiscreti da mura di carta». Il rimando a drammatiche vicende personali non è casuale. I soci sono quasi tutti pensionati tra i 65 e gli 80 anni.
Alla cooperativa hanno affidato i risparmi di una vita da amministrare.
O hanno investito negli alloggi a proprietà indivisa che ora dovrebbero pagare una seconda volta per riscattare.
Pinti non intende sostituirsi alla magistratura (sono in corso tre cause civili) ma constata che «tuttavia è proprio dai documenti messi a nostra disposizione che emergono modalità di gestione che, se confermate, sono un insulto prima di tutto allo scopo sociale di promuovere il diritto alla casa che ha dato vita negli anni ’70 alla Cooperativa», dice il segretario varesino del Carroccio.
«Carte che documentano il congelamento dei risparmi dei correntisti – dice Pinti riassumendo la vicenda denunciata dai soci – l’applicazione di canoni maggiorati solo ad alcune categorie di soci, nonché l’invadenza nel chiedere fatture e certificati Isee come condizioni per prelevare somme anche esigue del proprio denaro, sono solo qualche esempio di accuse che la Nuova Urbanistica deve, credo, chiarire al più presto e non solo al suo interno, ma davanti a tutta la città». Pinti non punta il dito contro l’attuale presidente, relativamente nuovo in questo ruolo.
La mia speranza è infatti quella di leggere presto una documentata smentita a firma del presidente della cooperativa , persona la cui onestà e correttezza sono riconosciute da tutti, ma che ora si trova nel delicato ruolo di gestire una situazione probabilmente compromessa dalle gestioni passate».
Non sono infatti riconducibili a Fazio operazioni edili non proprio di successo a causa della crisi del mercato che, secondo i soci, avrebbero gravato in modo molto importante sulle casse della cooperativa. Pinti tiene la politica a margine, almeno per ora.
Non cita espressamente i fatti accaduti a Roma proprio in questi giorni (il caso varesino è diverso ma anche a Roma sono state le coop rosse ad essere state travolte) ma non risparmia un affondo.
«Da parte della Lega non c’è altra volontà se non quella di far prevalere anche in questa storia la trasparenza e la legalità, oltre ogni valutazione politica circa il mondo delle cooperative su cui i cittadini hanno abbastanza elementi per farsi la loro opinione», conclude infatti il segretario del Carroccio.