Pasqua amara a Malnate: i ladri, infatti, hanno razziato la parrocchia di San Martino. È successo sabato scorso, quando qualcuno è entrato in casa del don e ha portato via asportato un computer portatile: si del terzo furto con cui il parroco don ha dovuto fare i conti nel giro di pochi mesi. Non si tratta di una novità per il sacerdote malnatese che nell’uovo di Pasqua ha trovato un sgradita sorpresa.
I ladruncoli hanno approfittato del fatto che in quel momento la parrocchia fosse vuota, con i sacerdoti impegnati in chiesa a confessare i fedeli. In pochi minuti il colpo è andato a segno: secondo una sommaria ricostruzione dell’accaduto, i ladri intorno alle 11 sono entrati negli uffici parrocchiali. Attrezzi da scasso in mano, hanno sfondato la porta e si sono intrufolati andando a caccia di oggetti preziosi, ma alla fine si sono impossessati solo del pc del portatile che si trovava in una valigetta e se la sono svignata facendo perdere le proprie tracce.
Don Francesco, parecchio arrabbiato per quello che è accaduto, ha preferito evitare di calcare la mano contro i responsabili del furto negli uffici parrocchiali. Ma l’amarezza è palpabile: «Spiace moltissimo – dice il sacerdote – per i danni che hanno provocato, spero – ironizza il parroco di Malnate – che presto si trovino un lavoro». Il don non ha calcato la mano, ma il sentimento che prevale è di profondo sdegno: «Vorrà dire – chiosa – che d’ora in avanti non prenderemo più portatili, visto che si tratta del terzo computer che ci rubano».
Già in passato la parrocchia di Malnate era stata vittima dei ladri, ma questa volta, con l’incursione alla vigilia di Pasqua, si è oltrepassato il limite. Sulla vicenda stanno lavorando i carabinieri della stazione di Malnate, coordinati dai colleghi della Compagnia di Varese. Nelle ultime ore il parroco ha sporto denuncia per quanto accaduto e gli investigatori hanno subito dato impulso alle indagini. Riuscire a ricostruire con esattezza la dinamica della vicenda non sarà affatto facile. La zona, a ridosso della chiesa, infatti, non è monitorata da videosorveglianza: le telecamere più vicine si trovano in centro, motivo per cui, incastrare i responsabili sarà un’operazione molto complessa. I ladri sacrileghi non sarebbero stato notati neppure durante la fuga. E la refurtiva? E’ molto probabile che i ladri abbiamo piazzato il computer sottobanco in qualche mercato abusivo.
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