Dopo l’ottima prova contro la Virtus Bologna, Varese si ripete in maniera ancora più convincente sotterrando i campioni di Polonia dello Stelmet Zelona Gora con un rotondissimo 93-62 e conquistando il Trofeo Ferrari.
Nella finale di Montichiari gli uomini di Attilio Caja esponenziano ancora di più tutti gli aspetti positivi messi in mostra contro Gentile e compagni e in quasi tutte le amichevoli del precampionato: la difesa come punto di partenza di ogni fortuna (ieri solo 62 punti subiti, alcuni peraltro a gara abbondantemente già in ghiaccio) e capace di costringere l’avversario a prendere conclusioni a bassa percentuale di realizzazione; un attacco partecipato (anche ieri 5 giocatori in doppia cifra –
Tambone e Okoye 15 punti, 13 di Hollis, 12 di Fererro e 10 di Pelle – 10 effettivi a referto) in cui tutti hanno la chance di lasciare il loro piccolo o grande segno; una forma atletica che ha stordito quasi ogni dirimpettaio (unica eccezione Brescia al Lombardia) frutto dell’ottimo lavoro svolto da Caja e dal suo staff; una preparazione tecnica e tattica sorprendente per il mese di settembre (sembra che questi giocatori si conoscano da mesi, non da soli 30 giorni: e qui il merito non può che essere dell’Artiglio).
Il quale, anche nell’ultima occasione, ha giustamente celebrato i suoi: «Oggi abbiamo fatto davvero un’ottima partita, contro un avversario da Champions League, provando tutte le nostre cose (la zona, la uomo, la difesa adattata) e trovando sempre buone risposte, anche in attacco. Complimenti ai ragazzi. Ora continuiamo a prepararci senza pressioni, senza aspettative e con serenità. Siamo sulla strada giusta, ma abbiamo ancora tanto da fare».