“Sono profondamente sconcertato dagli atti vandalici che hanno colpito il Cimitero di Marchirolo, un luogo di memoria e raccoglimento che merita rispetto. Esprimo la mia piena solidarietà al sindaco Schipani e a tutti i cittadini vittime di questi ignobili gesti”. Lo dichiara Giacomo Cosentino, Vice Presidente del Consiglio regionale, capogruppo e segretario di Lombardia Ideale.

“Caro Emanuele – dice Cosentino rivolgendosi al sindaco di Marchirolo – , raccolgo il tuo appello: non sei solo e do piena disponibilità per fare tutto ciò che è nelle mie possibilità per risolvere questa situazione. La sicurezza è un diritto fondamentale dei cittadini e deve essere e rimanere una nostra priorità. Dobbiamo continuare a lavorare per rafforzare i controlli e promuovere una cultura del rispetto e della legalità. Solo unendo le forze – conclude l’esponente regionale – possiamo davvero fare la differenza e tutelare il nostro territorio”.
La lettera del sindaco Emanuele Schipani
Cari Concittadini,
Per l’ennesima volta il cimitero di Marchirolo ha subito una serie di atti vandalici che, come amministrazione stigmatizziamo e condanniamo con forza. Si ripetono da ormai diversi anni e, ci tengo a sottolinearlo, né chi amministrava prima né chi amministra ora il Comune di Marchirolo ha mai preso sottogamba questi accadimenti bollandoli come “ragazzate”. Il caro estinto non si stocca, i nostri cimiteri sono patrimonio e memoria di storie personali e comuni, il luogo dove riposano i nostri affetti, le persone che ci hanno generato e che non possono difendersi da soli da tanta ignobile viltà. Sì, siamo molto arrabbiati, indignati. Lo siamo come voi cari concittadini, perché anche i nostri cari riposano lì e ci offende profondamente se qualcuno pensa che l’amministrazione comunale tutta di Marchirolo non si sia attivata.
Lo abbiamo fatto con le autorità preposte, lo abbiamo fatto nelle sedi opportune per quanto stabilisce la legge. Non solo, la Polizia Locale ha anche partecipato ad un bando comunale per l’installazione di telecamere da installare proprio all’interno dell’area cimiteriale ed in alcuni altri punti dove sono stati commessi simili atti contro il patrimonio pubblico. Certo, qui l’indignazione monta di più rispetto magari allo sfregio sopra una panchina ma a noi preme l’intero territorio comunale. Ci appelliamo con forza anche ai politici eletti nel nostro territorio,
da quelli regionali a quelli nazionali, perché da soli non possiamo farcela. Abbiamo bisogno di voi, della vostra attenzione – non ci interessa la collocazione politica – come già avete fatto su altri temi inerenti le nostre valli. I nostri paesi fortunatamente sono tranquilli, non sono ricettacolo di malavita o con grandi episodi criminosi, ma vi sono aspetti – spesso legati al mondo giovanile con bande improvvisate – che creano forte disagio nella comunità. Il nostro non è il primo cimitero preso di mira in Valmarchirolo, è ora di dire basta. Le telecamere sono un buon aiuto ma i fondi non sono sempre a disposizione dei piccoli Comuni ed è qui che abbiamo bisogno di cooperazione.
Altrettanto chiara deve essere la certezza della pena una volta individuati i responsabili: non può passare il messaggio, anche e soprattutto nelle piccole comunità, che si possa davvero fare ciò che si desidera tanto più in luoghi che per la nostra comunità, il nostro ordinamento ed il nostro Stato sono considerati al pari di luoghi di culto. Normativa a parte, la fede cristiana che annuncia la risurrezione della carne trova qui il luogo del ricordo, della preghiera e dell’attesa, tanto basta perché questi luoghi debbano ricevere speciale attenzione da parte di tutti noi. Invitiamo la cittadinanza tutta a voler informare le forze dell’ordine, anche in forma anonima, di presenze “anomale” all’interno del cimitero. Vi aggiorneremo sugli sviluppi, grazie per la comprensione e la collaborazione.