È entrato nel vivo presso il Tribunale di Varese il processo contro un 24enne di Cuasso al Monte, accusato di aver sparato a un giovane durante un episodio di violenza avvenuto la sera del 5 gennaio scorso, davanti alla stazione ferroviaria di Arcisate. Secondo le indagini, la vittima era intervenuta per difendere una ragazza durante una lite, provocando la reazione violenta dell’aggressore, culminata in una fucilata.
L’imputato, accusato di tentato omicidio aggravato da futili motivi, si consegnò spontaneamente ai carabinieri il giorno dopo l’aggressione. La violenza sarebbe nata da un litigio con la ragazza, scatenato da insulti rivolti alla madre dell’imputato. L’intervento fisico della vittima, che tentava di interrompere la lite, avrebbe innescato la reazione del giovane, che poco dopo tornò armato di fucile.
Il processo vede una trentina di testimoni citati, tra cui alcuni ragazzi che avevano trascorso la serata al bar con i protagonisti della vicenda e gli inquirenti coinvolti. Il ferito, costituitosi parte civile, ha rilasciato la sua versione dei fatti, confermando di essere intervenuto per proteggere la ragazza.