Disabilità, nel bilancio della Regione stanziati 20 milioni per il Fondo per la non autosufficienza

L’impegno economico complessivo di fondi regionali in favore della gravissima disabilità, per il prossimo 2025, sarà dunque di 62 milioni di euro (foto d’archivio)

MILANO – Uno stanziamento straordinario di 20 milioni di euro da destinare alla programmazione regionale del riparto del Fondo per la Non autosufficienza per l’annualità 2025. E’ quanto contenuto nel Progetto di Legge del Bilancio di Previsione 2025-2027, approvato dalla Giunta lombarda lo scorso 31 ottobre e il cui testo a breve inizierà il suo iter in vista del via libera definitivo da parte del Consiglio regionale a dicembre.

L’impegno economico complessivo di fondi regionali in favore della gravissima disabilità, per il prossimo 2025, sarà dunque di 62 milioni di euro così composti: 20 milioni di euro aggiuntivi previsti nella prossima manovra, 26 milioni di euro già assestati, 16 milioni di euro afferenti al Fondo Sanitario. A queste risorse andranno infine sommate quelle statali relative al riparto del Piano nazionale.

“Grazie a questo importante intervento – dichiara l’Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – per il quale intendo ringraziare tutta la giunta ma in particolare il Presidente Attilio Fontana e il collega al Bilancio Marco Alparone, potremo garantire la continuità del contributo economico previsto dalla Misura B1 per i caregiver familiari dei disabili gravissimi e potenziare al contempo l’offerta dei servizi diretti escludendo così ipotesi di liste d’attesa”.

Per la nostra Regione, afferma Lucchini, “i diritti delle persone con disabilità e dei caregiver familiari restano al centro dell’azione di governo regionale sempre più volta alla definizione di una programmazione attenta e alla concreta messa a terra di servizi sempre più integrati”.

Infine, conclude la responsabile alla Famiglia, “nei prossimi giorni, come buona prassi, avvieremo i consueti tavoli di confronto con le associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Solo l’ascolto e la condivisione ci consentiranno di continuare insieme il percorso che abbiamo intrapreso nell’esclusivo interesse delle persone con disabilità e dei loro familiari che li assistono”.