Sono ben 2900 le persone in cerca di lavoro nel distretto di Tradate: un record storico che dà una dimensione concreta di una situazione dal punto di vista occupazionale tuttora di grande crisi.
I numeri sono impietosi e raccontano anche che c’è ancora parecchio da fare. Il Comune di Tradate sta cercando di portare avanti progetti che in qualche modo favoriscano l’occupazione. In questo senso il servizio dello Sportello Lavoro attivato da pochi giorni può essere una strada interessante da percorrere, come anche altri progetti che il Comune è pronto a sostenere in maniera sinergica con altre realtà.
«Innanzitutto – spiega l’assessore – non c’è un doppione tra il centro per l’impiego e lo sportello lavoro. Vorrei – insiste Beghi – che la collaborazione e tra i due enti si sviluppasse in più specificità. Lo sportello del lavoro è caratterizzato da un rapporto diretto tra chi cerca lavoro e chi lo offre: il centro per l’impiego vorrei che diventasse un laboratorio di idee e progettazione dove si sperimentano le politiche attive del lavoro». Qualcosa già si muove visto che a breve partiranno anche altri progetti come ha anticipato l’assessore Beghi: «Col Centro per l’Impiego – insiste l’esponente della Giunta tradatese – attiveremo il progetto Gol: ci sono dei bandi – spiega – che finanziano la formazione dei giovani. Un bando che ha particolari condizioni: in sintesi si tratta di facilitazioni per il lavoro dei giovani».
La collaborazione tra diverse realtà è il primo passo per rilanciare il lavoro a Tradate e dintorni: «Il Centro per l’Impiego – assicura – vorremmo diventasse apripista nel campo delle politiche attive del lavoro. Deve essere laboratorio di proposte. Hanno due ruoli diversi, il Cpi e lo sportello del lavoro, ma possono diventano complementari. Da questo connubio possono venir fuori idee interessanti». La grande crisi occupazionale è stata confermata nei numeri anche dallo stesso assessore tradatese.
«In questo momento – conferma Beghi – siamo di fronte a un massimo storico. Ci sono, infatti, nel distretto di Tradate 2900 persone in cerca di un lavor.o. E’ un dato globale che comprende persone in cerca di un primo impiego e disoccupati, cioè cittadini che hanno perso il lavoro e che ancora oggi non hanno trovato un’attività lavorativa». Il quadro è complicato e i giovani non è che ne escano benissimo: «Purtroppo – chiarisce Beghi – è molto alta anche la percentuale di inoccupazione giovanile: si parla del 38% circa. La situazione resta pesante».