Maria Chiara Gadda, deputata PD varesina, da pochi giorni ha presentato un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo economico. “La questione dei disservizi postali e le preoccupazioni di cittadini e amministrazioni sono un tema che seguo da tempo –rende noto la parlamentare- L’Agcom si è già espressa attraverso una delibera che di fatto vieta la chiusura di sportelli nelle zone montane e chiede a Poste Italiane di avviare con le Istituzioni locali dei tavoli di confronto per limitare i disagi dei cittadini”.
Nell’interrogazione la deputata ribadisce l’importanza che ricopre la capillarità e la continuità dei servizi. “In questi territori e nella popolazione più anziana è molto sentita l’esigenza di aumentare la qualità dei servizi -scrive Gadda- Queste preoccupazioni sono suffragate dall’assenza di smentite da parte dei vertici che, al momento, rilegano in secondo piano l’importanza che dovrebbe rivestire il servizio nel piano di rilancio aziendale, a oggi non sono ancora state rese note con precisione le sedi che saranno oggetto di tagli”. La deputata chiede al Ministro se è noto il piano di riduzione d’orario di apertura al pubblico e di chiusure in Lombardia e in provincia di Varese; quali sono le sedi postali che subiranno i tagli e quali azioni Poste italiane prevede per garantire i servizi soprattutto con riferimento alle comunità montane e alle esigenze dell’utenza più anziana; in fine, se il Ministro conferma la previsione di 3 miliardi di investimenti nel periodo 2015-2020 con conseguente piano assunzionale da 8 mila unità.