CINISELLO BALSAMO – Quanto vale la vita di una persona investita e uccisa? Farà discutere la sentenza emessa nei confronti di un autista che a Cinisello Balsamo l’11 dicembre 2020 investì e uccise una donna perché distratto alla guida da una chat erotica su Facebook.
L’ autista Atm, la società che gestisce il servizio di trasporto pubblico nel capoluogo meneghino, ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa. Nei confronti del 49enne brianzolo il giudice ha anche stabilito la sospensione della patente per due anni.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’uomo ha anche offerto una cifra a titolo di risarcimento a favore della sorella della vittima, la 53enne Cristina Conforti, dipendente del comune di Bresso, piccolo comune in provincia di Milano.
Una perizia sul cellulare dell’autista ha stabilito che, al momento dell’incidente, il 49enne stava chattando su Messanger (la messaggistica di Facebook) con una persona e che la conversazione a luci rosse andava avanti da circa mezz’ora.
“L’autista – si leggeva nella richiesta di rinvio a giudizio – non prestava adeguata attenzione alla guida, essendo impegnato in conversazioni scritte via Facebook”, tanto da “urtare con lo pneumatico il cordolo in cemento del marciapiede, non accorgendosi della presenza del pedone”, così “colpendola con il cristallo del parabrezza e proiettandola alla base dell’autobus” per poi investirla e “trascinarla fino alla fine della corsa“, causandone il decesso.