Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA): a Gallarate un ambulatorio dedicato

Collocato presso il Presidio Ospedaliero di Gallarate, si rivolge a pazienti di fascia di età tardo-adolescenziale su invio del neuropsichiatra di riferimento di ASST Valle Olona. Il 15 marzo ricorre la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla per la sensibilizzazione di queste problematiche sempre più diffuse

GALLARATE – Il 15 marzo ricorre la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla sensibilizzazione sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA).

Si tratta di patologie complesse che alterano profondamente la qualità della vita dei giovani pazienti e delle loro famiglie e possono provocare conseguenze fisiche anche gravissime.

I DNA affliggono oltre 55 milioni di persone in tutto il mondo, più di 3 milioni di persone in Italia, pari a circa il 5% della popolazione: l’8-10% delle ragazze e lo 0,5-1% dei ragazzi soffrono di anoressia o bulimia (Dati Osservatorio ABA e ISTAT).

Disturbi alimentari, la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla 2023 -  Radio Punto Zero Tre Venezie

In generale, sono 3-8 volte più frequenti nel sesso femminile e la maggior parte di essi esordisce tra i 10 e i 20 anni di età. L’incidenza recentemente è aumentata del 30% per effetto della pandemia e il picco è soprattutto tra i giovanissimi, colpiti fino a quattro volte di più rispetto al periodo pre-Covid a causa dell’isolamento, della permanenza forzata a casa, della chiusura delle scuole e dell’annullamento delle iniziative di coinvolgimento sociale.

Secondo i dati emersi da una ricerca a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, e relativi ai Centri in Italia del Servizio Sanitario Nazionale dedicati ai disturbi del comportamento alimentare, su oltre 8.000 utenti, il 90% è di genere femminile rispetto al 10% di maschi.

Il 59% dei casi ha tra i 13 e 25 anni di età, il 6% ha meno di 12 anni. Rispetto alle diagnosi più frequenti, l’anoressianervosa è rappresentata nel 42,3% dei casi, la bulimia nervosa nel 18,2% e il disturbo di bingeeating nel 14,6%.

I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione costituiscono un fenomeno rilevante e presentano un’elevata incidenza di comorbidità mediche e psichiatriche, con conseguenti ingenti costi personali e sociali.

il concetto di perdita di peso fallisce. scala e donna depressa, frustrata e triste seduta sul pavimento che tiene la testa e le braccia in ginocchio. - anoressia foto e immagini stock

La pandemia COVID-19, associata al confinamento e all’isolamento sociale, sembra aver avuto un impatto sul decorso di molti disturbi mentali nei bambini e negli adolescenti, tra cui un aumento dei tassi di ricovero ospedaliero per anoressia nervosa giovanile.

I DNA sono sempre più frequenti con comparsa in età sempre più precoce e richiedono per la diagnosi e la terapia, come sottolineato dalle linee guida e dalla letteratura scientifica, un approccio diagnostico-terapeutico multidisciplinare integrato.

Alla luce di quanto descritto e del finanziamento delle recenti D.G.R., che prevedono il potenziamento della rete di servizi dedicati alla cura di pazienti affetti da DNA sui singoli territori, è stato avviato presso ASST Valle Olona un ambulatorio dedicato alla diagnosi di tali disturbi con un’équipe funzionale multidisciplinare costituita da diverse figure professionali (medico, infermiere, psicologi, dietista).

Attualmente l’ambulatorio, collocato presso il Presidio Ospedaliero di Gallarate, si rivolge a pazienti di fascia di età tardo-adolescenziale su invio del neuropsichiatra di riferimento di ASST Valle Olona.

“L’ambulatorio ha la funzione di effettuare un assessment di base con lo scopo di intercettare i più precocemente possibile tali disturbi. Sono previste la valutazione del quadro clinico, del rischio psicofisico, di eventuali comorbidità e di sintomatologia correlata e/o comportamenti a rischio, la valutazione dietistica con impostazione dieta personalizzata e la valutazione psicodiagnostica.A seconda del livello di severità e criticità della sintomatologia si valuta il livello di intervento e cura indicato”, spiega la Dottoressa Maria Pigni, Neuropsichiatra Infantile, che prosegue: “Nel caso in cui il livello identificato sia ambulatoriale, si procede con l’attivazione del progetto di cura integrato secondo i tempi dettati dall’esito della psicodiagnosi. Il piano terapeutico è adattato alla specificità del singolo caso, potendo contare su diverse modalità di intervento: visite mediche di controllo con monitoraggio delle condizioni psicofisiche, valutazione dietistica, attività di gruppo psicoeducative pomeridiane orientate sul quotidiano e gruppi di sostegno alla genitorialità”.

Se la valutazione iniziale evidenzia un quadro di gravità tale da non essere gestibile a livello ambulatoriale, il paziente viene inviato a un centro di terzo livello o eventualmente a ricovero specialistico presso altre strutture.

La finalità dell’ambulatorio dedicato ai DNA è pertanto riuscire ad intercettare precocemente situazioni fragili ed orientare le famiglie nel percorso di cura.