Ecco i negozi di vicinato che resistono: l’Ascom di Busto e Valle Olona ne porta ben dodici in Regione Lombardia per l’annuale evento di premiazione delle attività commerciali che potranno fregiarsi del marchio “Negozi Storici”. «Un segnale di incoraggiamento in un’epoca complicata per chi fa il nostro mestiere» sottolinea il presidente dell’Associazione Commercianti Romeo Mazzucchelli.
Lunedì 14 novembre, all’evento in programma all’Auditorium Testori nella sede regionale di Palazzo Lombardia a Milano, ci saranno ben 12 attività storiche del territorio tra quelle premiate come “Negozi Storici”, proposte grazie all’impegno dell’Associazione Commercianti di Busto Arsizio, «a testimoniare la capacità reattiva delle attività economiche del nostro territorio che sanno opporsi al periodo di crisi unendo tradizione e innovazione – fa notare il direttore dell’Ascom Francesco Dallo – un messaggio positivo per il commercio della nostra zona in un periodo ancora caratterizzato da una crisi pesante».
Un riconoscimento prestigioso, che quest’anno tocca a nove negozi di Busto Arsizio e tre della zona del Medio Olona, valorizzando così sia attività situate nel centro cittadino, che attività che si trovano in zone periferiche del Comune o in altre città come Fagnano, Olgiate e Cairate.
Ma quale il segreto di tanta longevità? Il presidente dell’Ascom Romeo Mazzucchelli, da commerciante, guarda al lato pratico: «Resistono in primis grazie al fatto che le generazioni successive sono subentrate fin da subito ai genitori. Non tutti possono farlo, io stesso ad esempio sarò costretto a far cessare la mia impresa perché non ho figli che abbiano intenzione di subentrare nella gestione».
Tra le attività premiate ce ne sono ben due ultracentenarie: il negozio di scarpe Crespi Carlo Snc di piazza San Giovanni a Busto Arsizio, avviato da un ciabattino che confezionava scarpe su misura nel 1905 e oggi giunto alla quinta generazione, e quello di alimentari Eredi di Crosta Giuseppe di via Carlo Cattaneo a Peveranza di Cairate, sorto nel 1910 come posteria da una famiglia che già dall’Ottocento commerciava in piume, granaglie, farine e generi alimentari.
In molti casi le attività sono più “storiche” di quel che recita la ragione sociale dell’azienda, come il negozio di abbigliamento New Look di Paolo Crespi in via Tazzoli a Sacconago: «Ufficialmente dal 1949, perché la documentazione originaria si è persa nel passaggio del Comune di Sacconago sotto Busto Arsizio – rivela Paolo Crespi – già nel 1920 mia nonna Maria Caccia qui, con una finestrella che si affacciava sulla via, aveva una merceria».
Gli alimentari (nell’elenco anche la macelleria equina di Umberto Castiglioni in via Vespri Siciliani, la Casa del Parmigiano di Giovanni Frati in via Cardinal Tosi, il panificio Luraschi di via Venegoni, il panificio Ferioli di via Cavallotti e il bar gelateria L’Incontro di Luisa Pisoni in via Lonate) e il settore dell’abbigliamento in senso lato (Bruno Petrini in via Montebello vende borse e ombrelli, Giannino Tosi & C. in via Dante tessuti), sono i più rappresentati. Ma ci sono anche un fiorista (Moroni di Marco Rogora in via Patrioti a Fagnano Olona) e un colorificio (Rigolio Belle Arti in corso Sempione a Olgiate Olona).