Don Luigi e la sua forza nella bellezza delle montagne

A fare la differenza sono le persone che si incontrano, a fare la differenza sono i posti in cui le si incontra. Ecco perché certe giornate restano dentro, quasi spaventose nella loro perfezione. Incontrare don Luigi Ciotti, ascoltarlo, mangiare un piatto di polenta e salsiccia mentre fuori nevica e tutto appare così insignificante, così lontano. Scrutare quest’uomo enorme e scorgerne i sogni, così vivi pur nelle pieghe di una stanchezza data da una vita complessa, difficile.

Una vita sotto scorta, una vita “a fianco di” ma anche una vita “contro a”. Ascoltarlo in alta montagna, dove le urla sono ovattate e le differenze azzerate dalla bellezza e dalla fatica, permette di apprezzare la serenità che quest’uomo – fondatore del Gruppo Abele, fondatore di Libera – riesce a trasmettere senza volerlo. Permette di fare propria la sua rabbia, di sentirsi partecipe delle sue battaglie. Una fortuna, certo: anche un onore, un privilegio, una responsabilità. Un incontro speciale, in un posto speciale: tra persone semplici, attorno a una stufa.Una parentesi, sì: una parentesi meravigliosa, una di quelle giornate che cambiano la vita. Il vento gelido, le cime attorno, il silenzio, storie raccontate ed ascoltate, una mano stretta per salutarsi prima di rimettersi in cammino. E la sensazione di aver conosciuto un uomo immenso, capace di dipingere il mondo con colori mai visti e di parlare con sguardi che impietriscono.