In provincia di Varese Aido, da oltre 40 anni, accompagna in una scelta che significa salvare delle vite o cambiarle radicalmente.
«La sede provinciale è a Varese, in via Cairoli 14 – spiega , presidente provinciale – Tiene i rapporti istituzionali ma, soprattutto, coordina una ventina di gruppi comunali che sono il “braccio operativo”, ovvero le strutture che svolgono la maggior parte del lavoro di informazione a contatto con la popolazione: dalla partecipazione a eventi pubblici locali alle campagne associative di informazione».
In provincia gli iscritti sono oltre 25mila, quasi tutti soci “passivi”, che hanno dichiarato la disponibilità a donare gli organi e i tessuti al momento della propria morte.
«Sono più di cento, invece, i volontari attivi, impegnati a vario livello, in particolare nei gruppi comunali». Nel 2013 i donatori segnalati nella nostra provincia sono stati 31, come nel 2012.
«Non c’è un rapporto territoriale diretto tra donazione e trapianto, accade raramente che avvengano nella stessa area. Le donazioni della nostra provincia, quindi, sono entrate nel circuito nazionale o anche internazionale, arrivando dove c’era maggior bisogno e migliore compatibilità».
Secondo il Centro Nazionale Trapianti, lo scorso anno, sono stati eseguiti 2.805 trapianti, a fronte di una lista di attesa di 8.564 persone. «Da questi dati è evidente come, pur avendo raggiunto una buona capacità operativa, la discrepanza tra richiesta di trapianto e possibilità di effettuarlo sia ancora molto elevata».
Per questo Aido ha bisogno di «persone che diffondano l’importanza ed il valore sociale della donazione, perché un sempre maggior numero di cittadini si dichiari favorevole, aumentando le possibilità di prelievo e quindi di trapianto».
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