28 Feb 2014
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Un ricordo di Silvia Donadoni, con la sua firma sotto la regia di quella “Traviata” che sabato alle 21 va in scena al teatro Nuovo di via Leopardi a Madonna in Campagna di Gallarate. Quel collage di scene dalla Dame aux camélias, la signora delle camelie di Alexandre Dumas e dalla Traviata di Giuseppe Verdi (che dal dramma francese prese probabile ispirazione), che unisce i momenti principali delle due opere, portato sul palco dalla compagnia Arcobaleno Teatro, che fu la stessa Silvia a fondare, e che vede nei panni di Margherita Gautier, la dama delle camelie, appunto, una splendida e intensa Claudia Donadoni.
Nulla di cantato, solo recitato, ma accompagnato da musiche dal vivo al pianoforte con Giovanni Bataloni, che ripropone, anche con arrangiamenti, alcune delle più celebri melodie dell’opera di Verdi. «Un parallelismo tra le due opere – spiega Claudia Donadoni -, tenute in scena da un personaggio “che non c’è”, creato appositamente per lo spettacolo, un narratore che tiene le fila, racconta la storia, ma anche altro». Come passaggi di lettere di Verdi, per esempio. Portando lo spettatore nell’ottica del melodramma e del piano letterario, e creando un raccordo tra i due. Non è un caso che il titolo, “Traviata”, non sia preceduto dal “La” che l’avvicinerebbe troppo all’opera verdiana, conducendo piuttosto in un percorso che ruota attorno alla figura di Violetta Valéry, ma anche della Margherita Gautier di Dumas. Un mix e un incontro tra donne e storie.
Arcobaleno Teatro, di Varese, è una compagnia teatrale professionista che, come accennato, fu fondata proprio dall’attrice e regista Silvia Donadoni. Nutrito il suo repertorio di spettacoli allestiti da testi classici, filtrati dalla sensibilità contemporanea, e ricercando la qualità interpretativa. Claudia Donadoni, diplomata alla Civica scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano e specializzata, sotto la guida di Marco Baliani, nella tecnica della narrazione in teatro, ha nel suo curriculum anche un ruolo di attrice/cantante nei musical “Profondo rosso” e “Fame – Saranno famosi”.
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