– A novembre del 2014 la furia del maltempo si abbatté sulla costa del Maggiore con estrema forza causando in quella zona un cedimento franoso che uccise due persene. e sua nipotemorirono la notte del 16 novembre sotto il fango e le pietre che sommersero le loro stanze da letto. Grande paura in quei giorni per tutti i residenti, decine di persone furono costrette ad abbandonare le loro case cercando rifugio e alloggio da parneti e amici.
Ora si può dire conclusa l’odissea di queste persone nelle quali resterà per sempre la paura e la tragedia. Soddisfazione dal primo cittadino di Laveno Mombello : «Oggi possiamo vedere definitivamente un ritorno alla normalità per gli sfollati di Cerro -afferma- i residenti potranno rientrare ma saranno soggetti ad un apposito piano in caso di allerta ed emergenza, mesi di duro lavoro ed impegno per far fronte alle loro esigenze e alla situazione dopo il loro ritorno a casa». Gli ultimi sfollati della frazione lavenese sono stati costretti alla lontananza durata lungo tempo ma determinata da cause specifiche: «Mi rincresce moltissimo per questi tempi allungati -continua Giacon- Ma vi erano delle procedure dettagliate da seguire ed eseguire, soprattutto nei rapporti con i privati. Necessariamente si sono dovuti svolgere in questo lungo lasso di tempo».
La frazione è stata resa completamente agibile eccetto la via Gattirolo, la strada sul retro della casa investita dal fango: «Purtroppo la via rimane ancora chiusa -precisa la prima cittadina- su di essa pende il sequestro da parte dell’autorità giudiziaria -termina- Quello che però è da registrare oggi è il ritorno alla normalità per 10 nostri concittadini».