AZZATE Pioggia di multe sul residence “I Sette Laghi” di Azzate: dopo una serie di accertamenti gli agenti di polizia locale della Valbossa hanno effettuato una ventina di sanzioni per mancata comunicazione di cessione di fabbricato.
«Chi ha la materiale disponibilità dell’alloggio quando lo cede a terzi – dicono dalla polizia locale – deve avvisare l’autorità locale di sicurezza. Siamo andati al campeggio e abbiamo effettuato una serie di verifiche che hanno fatto emergere che gli intestatari degli alloggi non avevano informato le autorità di pubblica sicurezza che all’interno erano domiciliate terze persone. È una questione di sicurezza».
Ai proprietari delle casette sono state rilasciate pesanti multe da oltre 200 euro. Le sanzioni in qualche caso hanno punito persino i figli domiciliati la cui presenza in casetta non era stata comunicata in Comune ad Azzate dai genitori, proprietari dell’alloggio. La beffa è stata doppia: «C’è un concorso di violazione e cioè – sottolineano gli uffici di polizia locale – nel caso in cui i proprietari dell’alloggio fossero entrambi i genitori, tutti e due sono sanzionati. Stiamo parlando di due multe da 200 euro ciascuna».
Una mazzata che se dal punto di vista amministrativo è forse inattaccabile ha però lasciato grande amarezza tra le persone che da settimane stanno combattendo per difendere il loro residence, sottoposto da circa tre mesi a sequestro da parte della Magistratura per una questione di presunti abusi edilizi. Gli inquilini sono disorientati e in qualche caso anche parecchio arrabbiati: «Nessuno di noi – dice Daniele Scandroglio, figlio del presidente Alessandro Scandroglio – dice che sia una cosa campata in aria, se sono arrivate delle multe ci saranno anche dei motivi validi, non crediamo che se le siano inventate. Però la nostra sensazione è che ci sia una forma di accanimento. Umanamente quello che ci stanno facendo è spropositato».
«Parole mai mantenute»
Da qui un appello: «Il messaggio che lanciamo è di avere un po’ più di tolleranza. Ci ripetono che sono disponibili e pronti ad ascoltare e poi succede questo. Sono mazzate che non ci meritiamo. Anche la sezione della Lega, con cui ci siamo confrontati l’altra sera, ha manifestato la sua solidarietà. Ancora stiamo aspettando il sindaco che aveva promesso di organizzare un tavolo aperto. Promesse mai mantenute». Il sindaco, contattato, non è intervenuto sulla vicenda.<+fine_testo><+togli_rientro>
b.melazzini
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