Città ancora una volta sott’acqua: ecco dove si può intervenire e dove si può solo confidare nella clemenza del meteo. Nella zona di via Magenta si attende l’ok dell’Ato per i lavori di sistemazione della rete delle acque bianche, per i sottopassi Rfi invece «si è già fatto tutto il possibile per minimizzare il problema». A rivelarci tutta la verità sugli allagamenti è l’assessore ai lavori pubblici , impegnata in prima linea nel fronteggiare i problemi del maltempo (anche a casa sua, dove lo scivolo del garage è finito sott’acqua).
I sottopassi ferroviari, innanzitutto. In via Tasso e in via 20 Settembre ancora una volta la “bomba d’acqua” che è caduta su Busto ha «Chiariamo subito che per risolvere definitivamente il problema degli allagamenti, quei due sottopassi andrebbero rifatti da zero, riducendo le pendenze» afferma l’assessore Reguzzoni, lasciando ben pochi spiragli per il futuro.
«È un problema storico della nostra città, che già è stato molto mitigato con gli interventi realizzati negli ultimi anni, dopo l’inserimento del nuovo meccanismo di pompaggio che ha rafforzato la capacità di scarico – precisa l’assessore – se fino a qualche anno fa i sottopassi si allagavano ogni volta che pioveva forte, ora succede solo quando cadono quantità eccezionali di pioggia, come lunedì. Di fronte ad eventi di quel livello di intensità, non c’è pompa che tenga». D’altra parte gli stessi problemi si sono verificati in molti scantinati di case private: quando l’acqua è troppa, bisogna solo attendere che scarichi. O meglio, si potrebbe rifare tutto da zero, ricostruire con una pendenza meno pronunciata e nuovi sottoservizi in grado di garantire una maggiore capacità di deflusso, ma è un progetto irrealizzabile: nemmeno il rifacimento dei sottopassi, previsto nel progetto del terzo binario tra Rho e Gallarate, prevede un’ipotesi del genere.
«Lo faremo per il nuovo sottopasso di Sant’Anna – rivela Paola Reguzzoni – in quel caso, visto che è una nuova realizzazione, potremo farlo con una pendenza adeguata e mettendo a punto pompe e sottoservizi in modo da evitare il rischio di allagamenti».
Anche se il caso dei Cinque Ponti, realizzazione di una quindicina di anni fa anch’essa soggetto di saltuari problemi in caso di precipitazioni intense, dimostra che a volte i disagi sono inevitabili.
Una soluzione c’è invece per i problemi della zona della stazione Nord, da via Magenta a via Gaeta: qui si va a mollo a causa di un pozzo perdente, realizzato ai tempi dell’interramento dei binari, che non tiene quando piove troppo. «C’è già un progetto per sistemare il problema – annuncia l’assessore – stiamo attendendo l’autorizzazione dell’Ato provinciale per avviare i lavori».
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