Dopo l’evacuzione forzata a Gallarate, gli sfollati trovano rifugio in palestra

A Gallarate, oltre cinquanta persone sono state evacuate per motivi di sicurezza e igiene. L'amministrazione ha offerto la palestra delle scuole Dante come rifugio temporaneo, ma alcune famiglie hanno cercato soluzioni alternative per motivi religiosi

GALLARATE – Questa mattina, oltre cinquanta persone sono state evacuate dal palazzo di via Torino a Gallarate, in risposta a un’ordinanza comunale volta a migliorare le condizioni igieniche e di sicurezza. Tra loro vi sono numerosi bambini e famiglie che ora devono affrontare l’arduo compito di trovare una nuova sistemazione. Per fornire un immediato riparo, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione gli spazi della palestra delle scuole Dante, preparati con brandine e puliti per accogliere temporaneamente le famiglie più vulnerabili.

Tuttavia, non tutte le famiglie hanno accettato questa soluzione. Alcune, per motivi legati alle loro credenze religiose, hanno preferito cercare una sistemazione temporanea a proprie spese, evitando di condividere spazi con persone di sesso opposto non familiari. Il sindaco Andrea Cassani ha espresso comprensione per questa scelta, sottolineando al contempo l’urgenza di trovare soluzioni a lungo termine per tutti gli sfollati.

Il sindaco Cassani ha descritto la complessa situazione, sottolineando l’importanza di un approccio sensibile e pratico. Ha aggiunto che l’amministrazione sta collaborando con le famiglie e le autorità competenti per garantire che tutti gli evacuati trovino rapidamente una sistemazione adeguata.

Il problema dello sgombero del palazzo Civico 8 non è nuovo a Gallarate, con l’amministrazione che ha affrontato le questioni relative alla sicurezza e all’igiene già dal novembre scorso. Ora, con l’evacuazione completata, l’attenzione si sposta sulla gestione dell’emergenza abitativa. Le famiglie sfollate, molte delle quali con genitori che lavorano, si trovano ad affrontare la difficoltà di pagare un affitto decente nella città, dove i costi degli alloggi continuano a salire.

Cassani ha ribadito l’impegno della comunità locale nel supportare gli sfollati, sottolineando che non ci saranno discriminazioni di alcun tipo nella gestione dell’emergenza. Il sindaco ha sottolineato l’importanza della solidarietà e del supporto reciproco a Gallarate, affermando che ogni individuo merita un tetto sopra la testa e che l’amministrazione si impegnerà al massimo per assicurarlo.

Nel pomeriggio, le operazioni di sgombero sono proseguite con le forze dell’ordine che hanno completato l’evacuazione degli ultimi locali rimasti. L’amministrazione comunale sta collaborando attivamente con le autorità locali e regionali per coordinare gli sforzi di assistenza e monitorare la situazione da vicino.

In conclusione, mentre le famiglie sfollate cercano di affrontare questa difficile transizione, il sostegno della comunità e l’impegno delle istituzioni pubbliche sono fondamentali per mitigare gli effetti di questa crisi abitativa a Gallarate.