Verona, 26 feb. (TMNews) – Le tensioni in Libia con il rincaro del prezzo del petrolio possono avere “ripercussioni sulla crescita mondiale”. In Italia “un aumento del 20% del prezzo del petrolio determina, ceteris paribus, una minor crescita del prodotto di mezzo punto percentuale nell’arco di tre anni”. Il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, dal congresso finanziario del Forex a Verona lancia l’allarme sui rischi per l’economia mondiale dalla crisi del Nordafrica.
“Le dimensioni umane e l’esito ancora incerto della sollevazione popolare che scuote la Libia – ha detto il numero uno di Via Nazionale – preoccupano la comunità internazionale. L’impatto immediato di eventuali difficoltà di approvvigionamento di fonti energetiche dall’Africa settentrionale può essere contenuto dall’ampia capacità inutilizzata negli altri paesi produttori, ma le drammatiche vicende a cui stiamo assistendo possono indebolire gli investimenti nell’industria petrolifera in quell’area, far rincarare l’energia, con ripercussione sulla crescita mondiale”.
Gab
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