Rimini, 27 ago. (Apcom) – La crisi economica e finanziaria che ha
colpito l’economia mondiale negli scorsi due anni “sta
gradualmente rientrando”, ma “se la sensazione prevalente a
livello internazionale è che il peggio sia passato, sulla tenuta
dei segnali congiunturali pesano tuttavia ancora forti
incertezze”. A dirlo è il numero uno di via Nazionale Mario
Draghi che dal meeting di Comunione Liberazione a Rimini
riferisce che “l’Eurocoin, l’indicatore elaborato dalla Banca
d’Italia che riassume la crescita di fondo nell’area
dell’euro,
mostra ormai da cinque mesi una progressiva attenuazione della
recessione”. Nello specifico del caso italiano, il Prodotto interno lordo potrebbe riprendere a crescere l’anno prossimo.
“Nella media del 2009 – ha detto – la caduta del
Pil rispetto all’anno precedente risulterà in Italia intorno al
5%, nel prossimo anno, il graduale recupero della domanda
mondiale previsto dalle maggiori organizzazioni internazionali
potrebbe consentire all’economia italiana di tornare a crescere,
sia pure di poco”.
Secondo il Governatore quindi “i rischi di implosione del sistema
finanziario mondiale sono scongiurati” e “la sensazione
prevalente a livello internazionale è che il peggio sia passato”.
Per Draghi “gli interventi di politica economica attuati nei
maggiori paesi del mondo sono stati straordinari per
tempestività, ampiezza e intensità. La caduta dell’attività si è
ovunque attutita o arrestata”.
Tuttavia, Draghi non ha mancato di esprimere un forte richiamo sui rischi che ancora corrono imprese e lavoratori. Molte aziende rischiano la
sopravvivenza, parlando dei prossimi come “mesi cruciali in cui si decide la sorte di molte aziende”.
“Non poche imprese (soprattutto quelle più esposte verso gli
intermediari finanziari) che avevano avviato prima della crisi
una promettente ristrutturazione, colte a metà del guado dal
crollo della domanda – ha detto – potrebbero veder frustrato
il loro sforzo di adeguamento organizzativo, tecnologico e di
mercato, rischiano la stessa sopravvivenza”. Secondo il
Governatore “un deterioramento prolungato del mercato del lavoro
potrebbe compromettere la ripresa dei consumi e depauperare il
capitale umano”.
MAZ
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