TRADATE Un chilo e 350 grammi di droga "fatta in casa". A tanto ammonta il quantitativo di marijuana che i carabinieri della tenenza di Tradate hanno trovato nell’abitazione di un cittadino di Abbiate Guazzone – un uomo di trent’anni – la sera dello scorso 24 ottobre. Una pattuglia dell’Arma, durante un servizio di controllo della città, ha fermato una Ford Fusion in via Leonardo Da Vinci, nella zona della stazione di Abbiate. All’interno della macchina c’erano due soggetti: F.C., italiano classe 1979, e Z.G.H, un coetaneo di origine libanese regolarmente residente in Italia.
I militari della compagnia di Saronno hanno capito immediatamente che c’era qualcosa che non andava: dopo aver intimato l’alt hanno sentito uno strano odore provenire dall’abitacolo. È stata dunque immediatamente disposta una perquisizione della vettura. All’interno sono stati trovati 11 grammi di canapa indiana e 2 grammi di hashish. Visto il quantitativo non proprio esiguo di stupefacente, è stato decisa una successiva perquisizione domiciliare. A casa dell’italiano è stata trovato il grosso della marijuana, per un totale di quasi un chilogrammo e mezzo.
La droga era stesa in essiccazione su un tappeto rosso, praticamente già pronta all’uso. Nella casa dello stesso trentenne tradatese sono stati trovati anche flaconcini di concime e antiparassitari biologici, necessari per la corretta coltivazione delle piante, oltre ad attrezzi per la cura e il taglio delle stesse. Da successivi rilievi i carabinieri hanno stabilito che le piante venivano coltivate in un campo di via Micca, alle spalle del centro commerciale Coop di Tradate. Si tratta di un campo privato, normalmente coltivato a grano turco, dove i provetti giardinieri avevano occultato la propria redditizia piantagione di droga.
Ai polsi dei due uomini sono di conseguenza subito scattate le manette. L’accusa a loro carico parla di coltivazione di sostanza stupefacente e detenzione di droga ai fini dello spaccio. Attualmente i due soggetti sono agli arresti domiciliari. Il comandante della tenenza di Tradate, il luogotenente Sebastiano De Iannello, ha specificato che il controllo dei due giovani non è stato casuale: «Le zone delle stazioni sono da tempo sotto stretta osservazione e – ha spiegato –, da tempo nutrivamo forti sospetti sui soggetti e li abbiamo tenuti sotto controllo fino a quando, l’altra sera, anche su consiglio del capitano Paolo De Grassi, abbiamo ritenuto che il momento fosse propizio per il nostro intervento. I fatti dimostrano che i sospetti erano più che fondati».
b.melazzini
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