MILANO – Prevenzione, riduzione del danno, recupero, riabilitazione in una nuova sanità territoriale. Questi i temi al centro del convegno dal titolo “Dipendenze, il danno da ridurre”, organizzato dal gruppo regionale del Partito democratico, che si è tenuto oggi al Pirellone. Un fenomeno, quello delle dipendenze, che non riguarda solo i giovani, come suggeriscono i numeri. Secondo i dati del Ceal (Coordinamento enti autorizzati e accreditati lombardi) sulle 46.000 persone prese in carico dai servizi ambulatoriali in Lombardia (10.712 solo nel 2023, con una prevalenza maschile all’82%) solo il 10% ha meno di 25 anni, il 18% è tra i 25 e i 34 anni, il 25% tra i 34 e i 44. Mentre quasi la metà, il 47%, è over 45.
Tra gli under 24 preoccupa la diffusione della cocaina che è usata dal 19% degli utenti presi in carico dai servizi ambulatoriali, anche se le sostanze più diffuse (48,2%) restano i cannabinoidi. La ‘polvere bianca’ è la sostanza più diffusa anche tra i 25 e i 44 anni (41%) seguita dagli oppioidi (tra il 19,4% e il 22,6%) mentre tra gli over 45 la dipendenza più diffusa è l’alcol. Ancora residuale la quota di giocatori d’azzardo patologici in carico ai servizi; Sono solo il 2,6% tra gli under 24, e il 6,4% tra gli over 45.
“La riflessione- afferma la consigliera dem Roberta Vallacchi, promotrice dell’evento- non può che partire dalle legge regionale sulle dipendenze del 2020 che, anche per il blocco determinato dalla pandemia, non ha trovato ancora piena applicazione e oggi richiede una verifica”. L’obiettivo per la consigliea dem è quello di “formulare proposte che aiutino nell’attuazione della legge, nella consapevolezza che il mondo delle dipendenze è cambiato rispetto agli anni ’70, quando sono nati i servizi per la diffusione dell’eroina”. Oggi infatti, come rimarca l’esponente di opposizione, “la società è sempre più individualista, porta facilmente all’isolamento”, e in questo contesto “aumenta il numero delle persone più fragili, che vivono un forte disagio, che può più facilmente portare ad imboccare la strada della dipendenza”.
Per combattere il fenomeno secondo Vallacchi è dunque “necessaria la piena collaborazione fra pubblico, privato sociale, terzo settore, operatori ed enti pubblici”, e serve puntare alla prevenzione “soprattutto per i giovani, tra i quali le dipendenze sono in forte aumento”. Sullo sfondo resta gravissima la carenza di personale che secondo la Relazione parlamentare del 2023 in Lombardia conta 1.035 operatori, di cui solo 730 a tempo pieno, mentre nel 2006 erano 1.250 a fronte di un numero di pazienti più basso di oggi (27.000).
“Di fronte a questo quadro- conclude il capogruppo dem Pierfancesco Majorino- la giunta regionale, la politica, non può girarsi dall’altra parte. Deve intervenire nella lotta alle dipendenze. Servono più risorse, più servizi, serve essere presenti nei luoghi dove si incontrano i ragazzi per avvicinarli, dire loro a chi rivolgersi per trovare aiuto. In Regione ci deve essere un radicale cambio di passo”.