Hong Kong, 27 nov. (Apcom) – L’annuncio dell’Emirato del Dubai sul congelamento per sei mesi dei pagamenti sui debiti del gigante infrastrutturale Dubai World ha avuto un effetto devastante anche sui mercati asiatici. La Borsa di Tokyo ha chiuso in pesante ribasso la seduta odierna: l’indice Nikkei dei 225 titoli guida ha registrato un ribasso di 301,72 punti, pari al 3,22 per cento scendendo a 9.081,52 punti.
A contrattazioni ancora in corso, la borsa di Hong Kong perde il 3,45%, con l’indice Hang Seng che cede 765,28 punti percentuali. Forti ribassi si registrano anche a Seoul (-2,56%) e Taipei (-3,21%), mentre Sydney accusa un ribasso del 2,9%. Le Borse di Singapore, Kuala Lumpur e Giacarta sono chiude per festività.
La moratoria richiesta ieri sui bond della Dubai World, la maggiore holding dell’Emirato, a controllo statale, riguarda un gruppo complessivamente indebitato per circa 60 miliardi di dollari. L’emirato sta accusando un drammatico crollo dei prezzi immobiliari, che hanno subito cali dell’ordine del 50 per cento dopo che negli anni scorsi aveva acquistato notorietà mondiale come polo finanziario dell’area che fa sfoggio di innumerevoli grattacieli, tra cui il più alto del mondo. La Dubai World è a capo del progetto per la creazione di una gigantesca isola artificiale nel Golfo a forma di palma.
Con Wall Street chiusa per la Festa del Ringraziamento, ieri è stata una giornata nera anche per le borse europee, che hanno mandato in fumo 152 miliardi di euro di capitalizzazione in una sola seduta, con perdite per i principali indici azionari superiori al 3%. A Francoforte il Dax ha segnato -3,25%, a Londra il Ftse100 -3,18%, a Parigi il Cac40 -3,41%. Anche Piazza affari ha chiuso la seduta in netto calo con il Ftse-It All a -3,51%. Le difficoltà di Dubai hanno alimentato ipotesi di possibili effetti contagio in tutta l’area del Medio Oriente e delle economie emergenti, e richiamato lo spettro della crisi finanziaria asiatica della metà degli anni ’90.
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