Il quarto aeroporto del Paese dentro il secondo aeroporto italiano. Giulio De Metrio, Chief Operating Officer di Sea, si è affidato a questa immagine reale per spiegare il travaso di voli e passeggeri di Orio al Serio a Malpensa.
Le tre settimane di passione iniziate ieri allo scalo della brughiera vedranno in pista 350 voli al giorno fino al primo giugno, 90 oltre l’ordinaria amministrazione.
Il tutto mentre il Terminal 1 è un grande cantiere a cielo aperto, con circa 300 persone al lavoro giorno e notte per il restyling che terminerà il 30 marzo del 2015.
Malpensa ha retto l’onda d’urto di 65mila persone in più nel solo primo giorno del trasferimento dei voli della Ryanair al T1 e, senza abbassare la guardia, intende dar prova di sé fino all’ultimo.
Il gran via vai di ieri in tutta l’aerostazione, alle Partenze, agli Arrivi e persino alla stazione ferroviaria dove, intorno alle 11.30, erano in coda in biglietteria almeno un centinaio di persone, è risultata musica per le casse di chi opera nello scalo.
Indaffaratissimi anche gli ausiliari del traffico che hanno fatto di tutto per cercare di far scorrere il passaggio continuo di veicoli senza multare i numerosissimi automobilisti fermi davanti ai marciapiedi del piano Arrivi.
«Malpensa è un grande aeroporto che può esprimere un livello di efficienza di estrema qualità», ha dichiarato il presidente Sea Pietro Modiano arrivato ieri di persona al Terminal 1 per manifestare compiacimento e orgoglio della struttura che rappresenta.
«Per noi è anche un’operazione di marketing, un biglietto da visita che faremo valere nel mondo» ha aggiunto, sempre più convinto sostenitore di Malpensa. «Siamo proiettati nel futuro. Questa è la prova del potenziale di Malpensa, della sua capacità operativa che può attrarre vettori».
Sul posto anche Emilio Bellingardi, Coo di Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Bergamo: «Un fornitore serio di servizi non abbandona i propri clienti», ha premesso. E quello che ha visto, almeno per il momento, l’ha convinto.
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