Due anni di stalking, ora patteggia. Per la vittima è la fine di un incubo

Il molestatore di un’albanese di 46 anni l’aveva sempre fatta franca. Poi la svolta nelle indagini

Dà fuoco all’auto della ex: chiede di patteggiare. Per la vittima, una donna albanese di 46 anni, è la fine di un incubo. L’ex compagno (la coppia non ha figli) la stava perseguitando da due anni. Da quando, cioè, lei aveva deciso di chiudere con quel bustese di 53 anni, disoccupato e con precedenti. Sino all’altro ieri, però, lo stalker era stato abile: in due anni non c’erano mai stati elementi certi che potessero collegarlo alle preoccupanti “stranezze”

che accadevano alla vittima. Il cancello di casa danneggiato. Poi il citofono sfondato. Poi le minacce anonime al telefono. E quegli strani incontri con l’ex nelle vicinanze della cooperativa sociale di Bodio Lomnago dove la quarantaseienne lavora. La donna denuncia ai carabinieri ogni episodio. Ma lei stessa, non avendo prove, non ha mai accusato con precisione l’ex di essere l’autore. Il 20 aprile 2016 l’epilogo: l’uomo individuata la Toyota Yaris di proprietà della vittima, l’ha cosparsa di benzina e gli ha dato fuoco. Poi si è allontanato.In zona era in servizio una pattuglia della polizia locale che ha visto la colonna di fumo alzarsi dal posteggio e ha chiamato vigili del fuoco e carabinieri. Le indagini hanno preso il via. La vittima ha fornito una pista: l’ex, pochi giorni prima, si era rifatto vivo dicendole che gliela avrebbe fatta pagare. I carabinieri di Azzate partono dalle telecamere di videosorveglianza in zona. E arrivano al distributore Ip di Bodio dove il 53enne viene ripreso mentre riempie una tanica di benzina.I filmati mostrano chiaramente il viso dell’uomo che indossa tra l’altro una felpa molto particolare. È la svolta. Alcune pattuglie di militari cercano e trovano lo stalker violento che oggi chiede di patteggiare.