I due gravissimi incidenti stradali di domenica, in cui hanno perso la vita due motociclisti, e quello sulla Sp1 di lunedì sera (con uno scooterista ferito grave) fanno tornare di grande attualità il problema della sicurezza sulle principali arterie della provincia di Varese. Uno dei sindaci più impegnati in questa battaglia è quello di Brenta , che attualmente ricopre anche la carica di presidente dell’Unione di polizia locale del Medio Verbano, di cui fanno parte diversi Comuni della zona.
Weekend a rischio
«Il problema principale da combattere è quello della velocità elevata – spiega – per prima cosa occorre abbassare i limiti, come abbiamo chiesto di fare ad esempio sulla statale 394, che andrebbero portati da 90 a 70 km/h». Limiti da far rispettare sia alle moto che alle auto, nonostante la strada induca a pigiare sull’acceleratore; un problema che si verifica soprattutto nei fine settimana, quando il numero di incidenti, dove sono coinvolti in particolare i motociclisti, è purtroppo in aumento.
«Quello che dico sempre ai nostri agenti di polizia locale è quello di non mettere gli autovelox mobili per fare cassa ma come strumento di prevenzione» afferma Ballardin, il quale però chiede l’ausilio di tutte le forze dell’ordine per contrastare il fenomeno, soprattutto i sabati e le domeniche, i giorni più a rischio incidenti. «Per fare rispettare i limiti di velocità ci vogliono i controlli – sottolinea il primo cittadino – noi nel limite del possibile impieghiamo i nostri agenti, ma è indispensabile anche l’aiuto della polizia stradale e dei carabinieri».
A breve, l’Anas dovrebbe dare via libera all’abbassamento del limite di velocità sulla 394, come chiesto dal Comune di Brenta, da 90 a 70 km/h. «Con questo provvedimento, con maggiori controlli della polizia locale e con la realizzazione di una rotonda a Brenta, i cui costi e la manutenzione sono completamente a carico dell’amministrazione comunale, qualche risultato lo stiamo vedendo, perché il numero di incidenti è diminuito» dichiara Ballardin.
Educazione nelle scuole
Un secondo aspetto, non meno importante, per diminuire i sinistri sulle strade del varesotto è quello dell’educazione soprattutto dei più giovani. «Abbiamo un progetto con la polizia locale per fare prossimamente degli incontri alle scuole elementari e medie della zona, che definirei di educazione civica, purtroppo abilita ma che ritengo indispensabile» prosegue il presidente dell’Unione del Medio Verbano. Insegnare ai ragazzi come ci si comporta per strada, che sia a bordo di una moto o di un’auto, in modo che siano da esempio anche per gli adulti, questa la strada da seguire. «Una delle prime cose da insegnare è quella di non utilizzare il telefono cellulare mentre si guida, pratica purtroppo molto diffusa, che è una delle cause principali degli incidenti come ci dicono le statistiche» conclude Ballardin.n