Buon compleanno Varese, compi 200 anni. Ogni secolo ha avuto le sue rivoluzioni, i suoi stravolgimenti e i suoi grandi nomi, ma il 1816 è per Varese l’anno del primo epocale cambiamento. Il 14 giugno con “graziosa risoluzione”, utilizzando le parole del regio decreto, l’imperatore austriaco Francesco I eleva Varese al rango di città, notifica che arriva il 6 luglio 1816. Avvenimento che segna la storia varesina conferendo alla città finalmente una sua connotazione e dignità
all’interno del panorama internazionale. Dal Settecento Varese è meta turistica e ospita illustri personaggi del mondo letterario e politico. In varie epoche Varese ha creduto in sé; per questo nel Novecento, secolo del liberty, i varesini hanno scritto con orgoglio la loro storia. Oggi il passato c’insegna che è compito di una buona amministrazione locale saper comprendere i momenti storici e cogliere con tempismo le opportunità.
“Fare” è l’imperativo del 2016 e fare è la parola che caratterizzerà la mia amministrazione. Penso ad una città che intenda rilanciare i suoi punti di forza: l’impresa e il lavoro, il turismo, il commercio, l’attività di scambio, la promozione culturale e la velocità dei trasporti, nella convinzione che Varese debba riprendersi il dialogo con il suo territorio, non lasciandosi più sfuggire occasioni e facendosi promotrice di opportunità per la propria cittadinanza. Ecco, io penso che questa sia una giornata importante per Varese e ne festeggiamo il compleanno consapevoli che sia tempo di metterci al lavoro per rimettere in moto la nostra bella e amata città e farla tornare grande. Ce lo meritiamo.