Anche due varesini tra gli indagati per divulgazione di video pedo-pornografici su internet: l’inchiesta è stata avviata dalla procura della Repubblica di Catania che ha disposto numerose perquisizioni domiciliari in varie città d’Italia, eseguite nei giorni scorsi dalla polizia postale e delle comunicazioni, nei confronti di 37 soggetti (tutti uomini). Nella rete sono finite anche due persone residenti in due comuni della provincia di Varese: uno situato a Nord, al confine con la Svizzera, l’altro a Sud del capoluogo.
Anche in questi casi le perquisizioni sono state effettuate dalla Postale, con il supporto di personale della squadra mobile. Al termine del doppio sopralluogo sono stati sequestrati alcuni personal computer e numerosi dvd: l’esame del loro contenuto verrà effettuato nei prossimi giorni. Nei confronti dei proprietari dei pc, a parte l’iscrizione nel registro degli indagati, non è ancora stato preso alcun provvedimento. Al centro delle indagini, avviate dal compartimento Sicilia orientale della polizia delle comunicazioni e coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Gennaro e dal sostituto Carla Santocono, la diffusione di foto e filmati di abusi su bambini fra i 6 e gli 8 anni attraverso un nuovo programma di scambio, peer-to-peer, denominato Limewire, che ha dato il nome all’operazione.
f.tonghini
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