Duecento sfratti all’anno a Varese Arrivano i soldi salva-famiglie

Nel 2013 nel Comune di Varese sono stati circa 200 gli sfratti eseguiti con l’ufficiale giudiziario, 900 quelli in tutta la provincia. Lo stesso trend continua nel 2014 e coinvolge inquilini in affitto e persone che nono riescono a saldare le rate dei mutui.

I dati sono allarmanti, tanto che Varese fa parte dei 17 comuni della Lombardia dove si verifica il 90% degli sfratti della regione.

Il Pirellone ha dunque varato una misura sperimentale per sostenere le famiglie che rischiano lo sfratto. Uno stanziamento di 8,6 milioni di euro che non viene dato alle famiglie lombarde a fondo perduto, ma attraverso strumenti di microcredito.

Reddito Isee fino a 13mila euro

Le amministrazioni, da parte loro, si impegnano a cofinanziare l’intervento regionale per un importo non inferiore al 40 per cento degli 8,6 milioni di euro stanziati dalla Regione. Il credito potrà essere richiesto da famiglie con reddito Isee (quindi non imponibile) fino a 13mila euro.

«Si tratta di un’azione molto importante – ha spiegato l’assessore regionale – prevista per la prima volta in Lombardia. Abbiamo attivato una misura che rende più incisiva la prevenzione e il contrasto degli sfratti per morosità nei 17 Comuni ad alta tensione abitativa, dove c’è stato un notevole incremento di queste situazioni».

A conferma dell’alta tensione abitativa della città ci sono anche 600 domande in lista di attesa per una casa dell’Aler. Gli inquilini dell’Aler di Varese che non riescono a pagare l’affitto – e neppure le bollette di luce, acqua e gas – sono il 13%.

«La nostra morosità è allineata a quella delle altre Aler, ma è evidente che la tendenza è quella di un incremento – dice , presidente di Aler Varese, Como, Busto Arsizio e Monza – Ci sono canoni di affitto di venti euro, a cui si devono però aggiungere le spese di gas, acqua e corrente».

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