Ginevra, 21 apr. (Apcom) – Salvare la conferenza internazionale sul razzismo in corso a Ginevra. Questa la parola d’ordine che circola nei corridoi della sede elvetica delle Nazioni Unite, dopo il “sisma” Ahmadinejad che nel suo discorso di ieri ha attaccato Israele, definendolo “stato razzista” e provocando reazioni in tutto il mondo.
Le parole “del presidente iraniano non avevano nulla a che fare con i contenuti della conferenza e quindi non devono compromettere il risultato finale” del vertice, ha detto l’Alto commissario dell’Onu per i diritti dell’Uomo, Navanethem Pillay.
Durante l’intervento del capo dello Stato iraniano, i delegati dei Paesi europei presenti hanno lasciato la sala della conferenza. Una protesta plateale che è stata seguita subito dopo da commenti di condanna contro le parole “odiose” ed “esecrabili” del presidente giunte da tutto il mondo occidentale. Pillay ha ricordato che “189 nazioni venerdì scorso hanno trovato un’intesa su una bozza di dichiarazione”.
Questa mattina il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, ha ribadito con forza che “Durban 2 non è un fallimento ma l’inizio di un successo”. Rispetto alla conferenza del 2001 (Durban 1) “sono stati fatti passi in avanti, sarà come il giorno e la notte”, ha sottolineato il capo della diplomazia francese.
(Fonte Afp)
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