L’Asl di Varese registra una flessione negativa sull’abbandono di cani, mentre preoccupa il numero di gatti in libertà.
In provincia di Varese ci sono 766 colonie, che in totale contano 7.206 gatti censiti. L’associazione Amici Randagi, da sola, si prende cura di circa 235 colonie, di cui 90 nel comune di Varese, per un totale di nove gatti per ogni colonia.
«Il fatto sconcertante è che troviamo in giro sempre più spesso gatti di casa – dice , responsabile di Amici Randagi – Animali per nulla abituati a stare liberi, che vengono lasciati per strada forse pensando erroneamente che possano cavarsela da soli. La percezione è che il numero di abbandoni sia in linea con gli anni passati, mentre crescono le telefonate delle persone che ci dicono di non riuscire più a farsi carico degli animali per via della crisi».
E così si corre ai ripari. Nell’area dell’ex macello di viale Belforte, nonostante il progetto non sia stato pienamente condiviso con i residenti, sarà presto pronto il “rifugio di prima accoglienza”, dove troveranno temporanea dimora 50 gatti che, per diverse motivazioni, non possono essere immessi nelle colonie.
Il collaudo della struttura – costruita aderendo a un bando regionale che ha stanziato 50 mila euro e un finanziamento della provincia di 15 mila euro – è previsto per il 30 novembre. Salgono così a quattro le cosiddette “strutture polivalenti per l’accoglienza dei gatti” (le altre si trovano a Gallarate, Cassano Magnago e Castellanza).
Enrica Miraglia, pur approvando il progetto, pensa che «i soldi dovrebbero essere spesi per attività di prevenzione, non per risolvere un problema quando ormai si è presentato».
«Il gatto è tutelato dalla normativa e i gatti in libertà non possono essere allontanati dal proprio habitat naturale – spiega, responsabile del servizio di prevenzione del randagismo e tutela animali d’affezione dell’Asl – Il problema è che i gatti non sono identificati con il microchip come i cani. Facendo grossi sforzi a livello economico, stiamo portando avanti campagne di contenimento demografico che prevedono la cattura dei gatti e la sterilizzazione».
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