E’ morto a Milano Enzo Jannacci

È morto a Milano Enzo Jannacci. Cantautore, cabarettista, tra i protagonisti della scena musicale italiana, oltre che cardiologo, si è spento venerdì sera a Milano all’età di 77 anni.

Caposcuola del cabaret italiano, nel corso della sua cinquantennale carriera ha collaborato con svariate personalità della musica, dello spettacolo, del giornalismo, della televisione e della comicità italiana.

Autore di quasi trenta album, è ricordato come uno dei pionieri del rock and roll italiano, insieme ad Adriano Celentano, Luigi Tenco, Little Tony e Giorgio Gaber, con il quale formò un sodalizio durato più di quarant’anni.

Fra le sue canzoni più famose  El purtava i scarp del tennis, Dona che te durmivet, Prendeva il treno, Ti te sé no, Faceva il palo e E sapere (traduzione in italiano di E savè). Tra le più interpretate anche Ho visto un re  e Vengo anch’io, io tu no

Una delle canzoni più celebri è certamente Ragazzo padre, brano per certi versi struggente, che racconta dell’improvvisa paternità di un giovane.

Medico, Jannacci aveva iniziato la sua professione al pronto soccorso dell’ospedale di Cantù negli anni Sessanta, quando già era noto e compariva in televisione. Qualche anno fa gli ex colleghi e infermieri che lavoravano a Cantù si erano messi in contatto con lui

u.montin

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