Zygmunt Bauman aveva 91 anni e la sua morte lascia un grande vuoto nel panorama culturale europeo. Sociologo polacco di origine ebraica, Bauman è stato migrante, professore e scrittore di fama internazionale. Ha studiato a lungo la società moderna e postmoderna, per la quale ha coniato il concetto di «società liquida».
Solitudine, spaesamento, ineffabilità, impossibilità di ridurre a categorizzazioni precise, perdita delle ideologie, Bauman ha saputo fotografare tutto questo e raccontare la realtà post-moderna con un linguaggio preciso e semplice, lontano dall’altisonante retorica dell’accademia. Molti dei suoi libri sono dei bestseller mondiali.
Nato a a Poznan nel 1925 Bauman era sfuggito all’invasione nazista rifugiandosi nell’URSS . Tornò in Polonia dopo la guerra, studiò e insegnò all’Università di Varsavia. Vittima di antisemitismo, negli anni ’60 emigrò in Israele e insegnò a Tel Aviv, prima di tornare nuovamente in Europa, a Leeds.