Il sindaco leghista di Gemonio, il paese di Umberto Bossi, questa mattina ha tolto le bandiere davanti al municipio, rifiutandosi di esporle a mezz’asta nella giornata di lutto nazionale per i migranti morti a Lampedusa.
«Io a questo festival nazionale dell’ipocrisia non ci sto», scrive il sindaco, Fabio Felli, su Facebook, dove ha anche pubblicato le sue foto mentre, con la fascia tricolore, toglie le bandiere dell’Italia e dell’Unione europea dal pennone. «Chi si deve vergognare, anzi sprofondare nella vergogna sono i nostri governanti, il ministro Kyenge e la “presidenta” Boldrini, per il becero buonismo nel volere l’integrazione e l’accoglienza a tutti i costi. Supportata dal suo governo di inetti e ipocriti – prosegue rivolgendosi al ministro Kyenge e a Laura Boldrini – prendete l’aereo e andare in giro per il mondo a spese nostre a berciare “venite, venite”. Allora andate a prenderli con un traghetto – conclude – e date ai comuni i soldi necessari a mantenere tutta questa povera gente. Tutti questi morti sono, soprattutto, sulle vostre coscienze».
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