Il convegno “Presente e futuro delle cure palliative nella riforma del sistema sociosanitario lombardo” organizzato per celebrare i 12 anni dell’Hospice Altachiara è stato l’occasione per scoprire l’importanza delle cure palliative e di come «una struttura come 3SG oggi rappresenti un’eccellenza territoriale» afferma presidente di 3SG. All’evento hanno partecipato, oltre agli esperti del settore medico, l’assessore regionale al Welfare , l’europarlamentare e il presidente dell’Asst Valle Olona che sono intervenuti sul tema ospedale unico.
«Da cittadina penso che l’aspetto più importante sia offrire ai cittadini il servizio migliore – afferma l’europarlamentare Comi – Vedo l’accorpamento dei due ospedali non come una razionalizzazione ma come un potenziamento delle forze». Un progetto che, negli intendi della Regione, sarà ben radicato sul territorio e che per questo rappresenta un’opportunità da cogliere al volo e da sfruttare al massimo. Pensiero condiviso anche da Giuseppe Brazzoli dirigente generale dell’Asst Valle Olona: «È un tema di cui discutiamo da più
di 20 anni ed ora è giunto il momento di agire». E se è vero che “per l’eccellenza non ci vogliono miti nuovi”, «Le strumentazioni di nuova generazione devono necessariamente essere supportate da organizzazioni differenti rispetto a quelle odierne» sostiene il presidente Brazzoli. Gli ospedali di Gallarate e di Busto Arsizio, sono state due strutture di alto livello ma che ad oggi faticano a sostenere le necessità dei cittadini: «Grazie alla legge 23 potremo costruire un ospedale del all’avanguardia».
A dissipare ogni dubbio sull’andamento dei lavori interviene l’assessore al Welfare di regione Lombardia Giulio Gallera: «Stiamo predisponendo le delibere che arriveranno in consiglio regionale tra 15 giorni, poi inizierà il percorso tecnico che terminerà entro la fine dell’anno per poi passare alla realizzazione vera e propria». Insomma, ci saranno i tempi ed i modi per intraprendere quella fase di coinvolgimento, chiesta da più parti, per avere informazioni più precise su argomenti come il numero dei posti letto o i reparti che verranno realizzati. «È normale che ora si discuta più di urbanistica e di viabilità – sottolinea Gallera – prima si definisce dove realizzare la struttura, ma non vuol dire che stiamo trascurando altri aspetti, anzi».
Per quanto riguarda la destinazione d’uso degli attuali nosocomi l’assessore regionale conferma che ai Comuni viene lasciata la massima libertà di decisione: «Chi meglio di loro può conoscere le necessità locali». Gli fa eco il sindaco che ne condivide la visione: «Mi spiace che qualcuno utilizzi il tema dell’ospedale unico per fare propaganda politica facendo leva su timori infondati». «Il punto di partenza sono senza ombra di dubbio i bisogni dei pazienti e dei loro familiari – come ribadito più volte dal presidente Brazzoli che poi precisa – La realizzazione di un reparto di oncologia non vuol dire che vi sia un aumento dei tumori, semplicemente riuniremo in un unico punto le realtà suddivise tra le due città».
Quindi non una sintesi dei due ospedali quindi ma una struttura del terzo millennio sia a livello infrastrutturale che dei macchinari utilizzati «La città di Gallarate dovrebbe essere orgogliosa e soddisfattissima per la volontà di Regione Lombardia di costruire qui un grande polo sanitario» conclude Gallera.